Oggi a Orosei l’ultimo saluto a Marino Terrezza, il poliziotto della Stradale di Siniscola travolto e ucciso tre giorni fa da un’auto sulla Statale 131 dcn all’altezza di Posada.

Sulla bara, portata a spalla dai colleghi davanti al picchetto d’onore, è stato steso il Tricolore. Il funerale di Stato – cerimonia celebrata dal vescovo Antonello Mura - si è svolto al santuario della Madonna del Rimedio alla presenza della moglie Silvia, della famiglia, di alte cariche dello Stato, oltre a tanti cittadini e amici. Oltre al capo della Polizia, il Prefetto Lamberto Giannini, e al vice ministro del Mise Alessandra Todde.

Fuori e dentro la chiesa sono risuonate le note del silenzio.

"L'assenza di Marino è insopportabile per la sua famiglia e tutta la Polizia di Stato – ha detto il vescovo durante l’omelia – La morte assurda imprevedibile e violenta è arrivata in un attimo mentre assolveva al proprio servizio. Vogliamo ricordare Marino forte e coraggioso e sempre al servizio degli altri: in quel momento stava soccorrendo una donna in difficoltà a bordo strada. Pur col dolore nel cuore Marino ti diciamo oggi che siamo orgogliosi di te". "Abbiamo perso un amico, un figlio, un fratello e un padre - ha scandito dall'altare il capo della Polizia stradale di Nuoro Leo Testa - Da te abbiamo ricevuto sempre e solo sorrisi, voglia di imparare e amore per la tua divisa. La nostra speranza è che da lassù continui a vigilare su di noi".

Commozione palpabile anche per Giannini sempre accanto ai familiari dell'agente. Prima di accompagnare il feretro in cimitero i genitori, i fratelli e la moglie hanno accarezzato a lungo la bara scandendo il suo nome. 

(Unioneonline/s.s.)

L’ULTIMO SALUTO:

La cerimonia d'addio

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