"La notizia mi è arrivata mentre ero in riunione a Sassari per parlare dei bei progetti per questo paese e devo dire che mi è crollato il mondo addosso". Con queste parole Rita Zaru, sindaco di Noragugume, commenta nell’immediatezza il delitto avvenuto ieri sera nelle campagne dove Luigi Cherchi è stato ucciso a colpi di fucile.

“Ci dobbiamo rialzare – aggiunge Zaru -, per questo mi sento di chiamare tutta la comunità a un gesto di responsabilità e serietà: diamoci da fare in fretta, proseguiamo nei nostri progetti per il paese. A chi ci guarda dall'esterno dico: per favore non identificateci con la faida, Noragugume - prosegue - è un paese piccolissimo ma è una comunità ospitale piena di gente laboriosa e onesta che merita di cancellare in fretta un passato nel quale il paese non si riconosce".

Quanto all'allevatore ucciso, "sono molto dispiaciuta. La fine tragica di una vita merita rispetto. Luigi Cherchi era un uomo abbastanza ritirato e una persona mite, credo che stesse andando di rado in campagna, lo si vedeva poco in giro. Spero che i responsabili vengano identificati al più presto perché questa catena si interrompa". 

E una svolta potrebbe arrivare presto proprio grazie al ritrovamento, sul luogo del delitto, del fucile, lasciato lì dall’assassino che forse è stato disturbato da qualcuno o qualcosa e pensava di passare più tardi a riprenderlo. Ma così non è stato. Ora si dovrà quindi verificare la sua provenienza e se è già stato usato.

Noragugume insomma fa di nuovo i conti con un omicidio, dopo i pesanti anni della faida quando proprio Cherchi, 67 anni, aveva perso quattro fratelli. 

(Unioneonline)

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