A Macomer l'industria riparte dalla formazione grazie alla Fondazione ITS per l'efficienza energetica, canale terziario alternativo all'Università, che ha aperto le iscrizioni al corso regionale di "Tecnico superiore del veicolo con specializzazioni in motori endotermici, ibridi ed elettrici".

Opportunità che apre ai giovani le porte di un settore in espansione, grazie anche a un accordo tra l'Istituto macomerese e Arst. L'azienda infatti, parteciperà al percorso formativo e di inserimento lavorativo di figure esperte in sistemi innovativi, offrendo spazi, officine e know-how. Il corso, biennale con 1800 ore di cui 900 da svolgersi tra aula e laboratori e 900 di tirocinio, rientra nell'offerta formativa 2019-20 finanziata dalla Regione Sardegna con 1.573.257 euro, che prevede 8 corsi dislocati tra Cagliari, Ogliastra, Gallura e Tortolì (di cui 2 promossi dall'Istituto macomerese e 5 dal Mo.So.S. Cagliari). Le iscrizioni scadono il 10 dicembre.

"L'Its di Macomer è protagonista della formazione terziaria - afferma il presidente Sergio Masia -, offrendo corsi regionali 4.0 altamente tecnologici che formano figure specializzate in aree innovative. Per rinforzare le azioni messe in campo finora e potenziare l'offerta su tutto il territorio, con la Fondazione ITS Mo.So.S. abbiamo costituito l'associazione temporanea 'Sistema Its 4.0 Sardegna'".

Fondamentale è portare la formazione nelle zone interne. "Crediamo - spiega Antonio Demontis, direttore IAL Sardegna - che gli Its, poli formativi di eccellenza, vadano promossi nei territori interni, per rendere tutti i giovani protagonisti del proprio futuro".

Per il vicesindaco di Macomer Rossana Ledda "occorre coinvolgere le imprese nel processo formativo". "Per questo - aggiunge Giovanni Bitti, presidente di Confindustria - mettiamo a disposizione le capacità produttive dei nostri associati, eccellenze nei settori trainanti dell'economia, che necessitano di personale specializzato, che operi in contesti tecnologicamente avanzati. Il corso di Macomer, poi, offre prospettive occupazionali, considerando i pensionamenti dell'Arst nei prossimi anni".
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