Le fiamme, alimentate dal forte maestrale, divorano la Sardegna.

Da San Priamo a Capoterra, da Muravera a Villaputzu fino a Gairo, sono diversi gli incendi, tutti di vaste proporzioni, scoppiati tra ieri sera e la scorsa notte nell’Isola.

Situazione ora sotto controllo su tutti i fronti, ma resta massima l'allerta per tutta la giornata di oggi. Un elicottero della Forestale è infatti da poco partito dalla base di Marganai per arginare un altro fronte di fuoco, che si è sviluppato in mattinata nelle campagne di Santadi.

Muravera

«Notte drammatica» a Muravera, spiega il sindaco Salvatore Piu in un comunicato. Un violento incendio ha «letteralmente devastato la località di Feraxi», dove «4 aziende agricole sono state letteralmente annientate dal fuoco che ha ingoiato le riserve di foraggio accumulate».

Ancora: «Distrutti anche rinomati agrumeti e una fattoria modello, meta ogni anno di numerose scolaresche». Le fiamme, continua il primo cittadino, hanno minacciato anche alcune strutture ricettive che sono state evacuate. Sul posto Vigili del Fuoco, agenti del Corpo Forestale e di Forestas, volontari, elicotteri del sistema antincendio regionale e Canadair.

La situazione ora sembra sotto controllo, ma i danni sono enormi e il comune è pronto a proclamare lo stato di calamità naturale.

«Non ci sono certezze assolute ma stento a credere che gli incendi siano stati provocati da autocombustione – spiega il primo cittadino -. Una cosa è sicura: i danni sono gravissimi per il nostro territorio, una ferita che non sarà facile sanare. Proclameremo lo stato di calamità ma non ci fermeremo qui: il Comune presenterà un esposto alla Procura della Repubblica contro ignoti. I responsabili di questa nefandezza devono essere puniti severamente».

L'incendio a Muravera (foto del Comune)
L'incendio a Muravera (foto del Comune)
L'incendio a Muravera (foto del Comune)

San Priamo

Un grosso incendio è scoppiato nella notte a San Priamo, borgata che fa parte del comune di San Vito. 

Il fuoco ha aggredito un’ampia porzione di macchia mediterranea e vegetazione, sul posto sono intervenuti subito Vigili del fuoco e volontari, in mattinata sono arrivati anche i mezzi aerei del Corpo Forestale.

Diversi animali sono stati messi in salvo, un agriturismo della zona è stato evacuato a scopo precauzionale. Anche qui la situazione è sotto controllo.

Porto Corallo

Allarme anche nella località turistica di Porto Corallo, colpita da un forte incendio nella notte: «Ancora incendi a devastare la nostra terra. Sul posto le poche forze a disposizione stanno intervenendo per arginare le fiamme e scongiurare il peggio», scrive su Facebook il sindaco di Villaputzu Sandro Porcu.

Il rogo, come ha fatto sapere lo stesso primo cittadino poche ore dopo, è stato domato e la zona messa in sicurezza.

Incendio a Porto Corallo (foto Facebook-Sandro Porcu)
Incendio a Porto Corallo (foto Facebook-Sandro Porcu)
Incendio a Porto Corallo (foto Facebook-Sandro Porcu)

Capoterra

Un grosso rogo è divampato anche a Capoterra, località Santa Rosa, una zona difficile da raggiungere con i mezzi a terra. Anche qui sono arrivati gli aerei dell’antincendio regionale, in azione pure un Canadair.

Questa mattina i residenti del quartiere si sono svegliate con le fiamme che divampavano dietro le loro case. Il rogo per fortuna è stato domato poco dopo le 10 e i danni potevano essere ben peggiori vista la gran quantità di vegetazione presente in zona.

Gairo

Domate le fiamme anche a Gairo, dove pure sono intervenuti i mezzi aerei del Corpo Forestale. L’incendio è scoppiato ieri sera sul monte Trunconi, scatenando l’ira del sindaco Sergio Lorrai: «Chi ha avuto l'idea di compiere un gesto come questo non merita nulla, se non l'azione forte e contraria da parte di chi amministra e di tutti i cittadini (sani). Questo lo scrivo oggi per me, per gli Amministratori e per tutti i cittadini che quotidianamente contribuiscono a rendere il nostro paese accogliente. Non avrò pietà. Sappiatelo».

Un inferno di fuoco, un incubo che si è concluso verso le 7.30 dopo l’intervento dei mezzi aerei e con l’avvio delle operazioni di bonifica. Secondo una prima e per forza di cose provvisoria stima sono andati in cenere almeno 50 ettari di terreno.

Su tutte le furie anche Roberto Marino Marceddu, che è stato sindaco di Gairo dal 2000 al 2015: «Avevamo speso oltre 2 milioni di euro per sistemare a verde e frenare il dissesto idrogeologico sopra quel versante con piantumazioni varie, tutto in cenere da anni ormai, sin da quando facevo io stesso il Sindaco. Evidentemente, a qualcuno piace avere le frane e le alluvioni sopra la testa! Credo che chi commette puntualmente queste porcate, volutamente o per leggerezza, vada condannato socialmente, senza sconti. Confidando che qualche volta i corpi di polizia all'uopo preposti facciano qualche volta il loro dovere. Perché lo sanno tutti che nelle zone bruciate non si possono svolgere certe attività».

L'incendio a Gairo (foto Facebook-Roberto Marino Marceddu)
L'incendio a Gairo (foto Facebook-Roberto Marino Marceddu)
L'incendio a Gairo (foto Facebook-Roberto Marino Marceddu)

L’assessore

L’intervento dell’assessore regionale dell’Ambiente Marco Porcu: Questa notte, la Sardegna, ha dovuto combattere su più fronti per fermare la furia del fuoco, appiccato da alcuni delinquenti, al tramonto, nel momento più critico per qualsiasi macchina antincendio. A Gairo, solo il provvidenziale intervento, nel corso di tutta la notte, del Corpo Forestale, dell’Agenzia Forestas, della Protezione civile, dei volontari, dei barracelli, dei Vigili del fuoco e di tutte le istituzioni comunali, ha evitato il peggio. Per adesso, tutti gli incendi risultano spenti e in bonifica: ma l’attenzione resta massima, anche per oggi, la Sardegna, si colora quasi integralmente di rosso».

(Unioneonline/L)

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