L'assenza del servizio di pediatria è uno dei tanti drammi vissuti nella sanità della Barbagia-Mandrolisai, fra mobilitazioni per i gravi disagi e genitori costretti a viaggi della speranza per garantire le cure ai propri figli.

Lo sanno bene Antonio e sua moglie Valentina di Tonara reduci da un vero e proprio incubo. A marzo scorso il loro piccolo, di 5 anni, ha affrontato una serie di complicanze partite da un'otite. Un'odissea fra ospedali barbaricini che li ha portati sino al Gemelli di Roma.

A fine febbraio il bimbo accusa forti dolori alle orecchie accompagnati da febbre. Viene portato al San Camillo di Sorgono dove viene diagnosticata un'otite e prescritta una cura antibiotica. Il piccolo non migliora. I genitori sono costretti a recarsi al Pronto soccorso del San Francesco di Nuoro ma sorge una broncopolmonite.

Trascorsi tre giorni, il bambino dice di “vedere doppio”. Viene portato al San Francesco e viene immediatamente ricoverato. Servirebbe un intervento immediato ma a Nuoro non c’è neurochirurgia pediatrica. Da qui la necessità di andare altrove: al Gemelli di Roma.

Giorgio Ignazio Onano

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