Sulle strade dell’Isola, la media delle vittime di incidenti è di cento all’anno.

Nel 2016, da gennaio a oggi, sono morte già 75 persone, 4 pedoni, 2 ciclisti, 45 su auto, 20 in moto, 3 su motocarri e 1 camionista.

Nel 2015 il bilancio complessivo è stato di 101 croci.

Il costo sociale (la stima del danno economico subito dalla comunità, secondo il ministero) è di 1.503.990 euro per ogni decesso.

I conti li tiene l’Ami, associazione motociclisti incolumi che spiega: le cause sono un mix di distrazione, leggerezza, spregio delle regole e scarsità di fondi.

E lancia l’allarme: bisogna fare di più. «Polizia e carabinieri fanno il possibile», sottolinea il responsabile del gruppo, Michele Vacca, «molti sindaci però, o continuano a ignorare il problema, non dotando le loro polizie municipali neppure di etilometri e drug test, oppure non destinano alla sicurezza stradale risorse sufficienti.

La legge impone che almeno il 50% degli incassi delle sanzioni sia investito in sicurezza, e nulla vieta di incrementare la quota».
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