«Ventidue anni dopo, il ricordo della strage di Nassiriya resta una ferita profonda nella memoria del nostro Paese. Oggi rendiamo omaggio alle 28 persone che persero la vita in quell'attentato, in particolare i 19 italiani, tra cui Silvio Olla, Maresciallo Capo della Brigata Sassari, e Massimo Ficuciello, anche lui Maresciallo della Brigata».

Così la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, in occasione dell'anniversario dell'attentato del 12 novembre 2003 in Iraq.

«Il loro sacrificio - ha aggiunto la presidente - ci ricorda ogni giorno il valore della dedizione, del dovere e della pace, soprattutto in un tempo in cui il mondo è attraversato da nuovi conflitti e sofferenze. Ricordare Nassiriya significa rinnovare l'impegno a costruire un futuro fondato sul dialogo, sulla solidarietà e sul rispetto della vita umana».

Il 12 novembre 2003 furono 19 gli italiani che persero la vita in un attentato suicida di Al Qaeda davanti alla base “Maestrale” della Multinational Specialized Unit in Iraq, in quella che è stata la più grave strage che ha visto coinvolti i nostri soldati dalla Seconda guerra mondiale.

Ricordo e cordoglio anche da parte del consiglio regionale. «Ricordare con profonda commozione il maresciallo capo della Brigata Sassari Silvio Olla e tutte le altre vittime della strage di Nassiriya assume quest'anno, se possibile, un significato ancora più profondo», ha affermato il presidente del Consiglio Piero Comandini. Aggiungendo: «I conflitti in corso, il sacrificio di intere popolazioni, la devastazione dei territori ci fanno riflettere sul significato della parola pace».

Il consiglio regionale ha anche postato un video commemorativo, diffuso sui canali social ufficiali. 

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata