San Gavino Monreale si prepara a festeggiare la sua patrona, Santa Chiara, con rinnovato entusiasmo grazie al lavoro di preparazione dell’omonimo comitato formato quest’anno dai nati nel 1975,  che ha preso in mano le redini dell’organizzazione, da altri volontari e da associazioni come la Pro Loco, che offrono il loro supporto.

Quest’evento segna il ritorno di molti emigrati sangavinesi e ogni anno fa rivivere le tradizioni e la fede di un’intera comunità. Il programma religioso prevede lunedì 11 la santa messa alle 18.30 nella chiesa di Santa Chiara,  martedì è il giorno dedicato alla santa d’Assisi e ci saranno le celebrazioni alle 8.30 e alle 18. A seguire la processione per le strade del paese e  il ritorno nella stessa chiesa. Il 13 alle 18.30 ci sarà la messa con la partecipazione degli emigrati.

Ricco il programma civile con quattro serate di spettacoli dal vivo in piazza Marconi con artisti e appuntamenti per far rinascere il cuore del paese. Il 10 alle 22 ci sarà il gruppo ‘StreetSmart + Hype’, lunedì 11 alle 22 musica con il dj Sandro Azzena, martedì alle 22 ci saranno i Sikitikis, mercoledì 13 la cena dell’emigrato a cura della Pro Loco e una bella serata di balli sardi con il trio folk ‘A Ballare’.

Nel comitato dei nati nel 1975  l’entusiasmo è forte come evidenzia Emanuela Atzeni, una delle volontarie: «Dopo aver letto nel foglietto settimanale un messaggio da parte della chiesa che il vecchio comitato si era dimesso una parte dei ragazzi della leva del 75 e qualche altro coraggioso ha deciso di prendere la situazione in mano e si è offerto di organizzare il tutto, ignari del fatto che l'organizzazione di una festa fosse cosi impegnativa. Ci siamo messi in gioco spartendoci i compiti e ognuno, con tanto entusiasmo, ha lavorato sodo. Speriamo di offrire al paese una bella festa. Ce la stiamo mettendo tutta».

Sulla stessa linea l’assessore alla cultura Riccardo Pinna, classe 1975: «In occasione di questa festa San Gavino riscopre la forza della comunità e della coesione. Per la prima volta nella nostra storia, scendono in campo le leve, e i nati nel 1975 hanno scelto con orgoglio di farsi carico dell’impegno, affiancati dalla Chiesa, dall’amministrazione comunale, da alcuni storici componenti dei comitati e anche da qualche generoso ’74. L’auspicio è che questa esperienza possa diventare un esempio, da tramandare alle future leve dei cinquantenni. Tante associazioni stanno contribuendo con entusiasmo, ognuna a modo suo, a dimostrazione di quanto sia viva e unita la nostra comunità. Un ringraziamento va a tutta la popolazione e alle imprese che hanno sostenuto economicamente l’iniziativa».

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