Narciso Cocco è il padre di Tiziano, il camionista 33enne di Samassi che la notte del 25 ottobre 2007 è stato ucciso da tre persone - Sebastiano Pompita, Mauro Mele e Mario Deiana, tutti di Oliena - che sono state condannate all'ergastolo.

Ma, dice l'uomo, "la vita di mio figlio, per la giustizia, vale meno di zero. Niente e nulla avrebbe potuto ripagarmi per la morte di Tiziano ma non avere mai avuto lo straccio di un risarcimento aumenta la mia rabbia".

La tragedia per quanto accaduto a Tiziano, che era stato rapinato e poi gettato ancora vivo in fondo al pozzo dell'ex caserma di Manasuddas, si è poi sommata a un altro dolore: la morte di sua madre, uccisa dal dolore nel 2012.

Per il delitto, "i giudici - spiega l'avvocato Massimiliano Podda - avevano disposto una provvisionale di 100mila euro, ma occorreva intraprendere una causa civile che sarebbe potuta durare tanto e con risultati incerti, vista la probabile insolvenza dei colpevoli". E la corte d'assise di Nuoro aveva quindi chiesto un clamoroso quanto simbolico risarcimento: 5 euro. I soldi che la vittima aveva in tasca.
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