di VITO FIORI

È l'altra faccia dell'orrore, forse ancora più inquietante, che emerge dalle intercettazioni dei dialoghi tra Antonella Artu, la cosiddetta supertestimone dell'inchiesta, e la sua amica Federica Pica che fra pochi giorni dovranno sedersi davanti alla Corte d'Assise per raccontare tutto ciò che sanno sulla storiaccia di Oliena.

Un quadro terrificante di desolazione culturale, insensibilità e assenza di valori umani. Anche così si riesce a comprendere il contesto in cui sono maturati gli omicidi di Pietrina Mastrone prima e di Tiziano Cocco due settimane più tardi, in quel mostruoso ottobre 2007.

I distinguo: Antonella depositaria degli inconfessabili segreti del suo amante Mauro Fele (già condannato all'ergastolo col rito abbreviato), e Federica che ha raccolto, spesso suo malgrado, le confidenze dell'amica. Telefonate interminabili, anche due, tre al giorno, che sono state registrate e poi trascritte. Ore e ore a parlare di nulla e, di tanto in tanto, l'intermezzo su Manasuddas, sulle convocazioni in questura (Antonella) e sui particolari agghiaccianti del duplice delitto.

Questa telefonata è stata registrata il 10 gennaio 2008, due mesi e mezzo dopo il ritrovamento dei corpi di Tiziano Cocco e Pietrina Mastrone. È una delle più significative. Parlano dei loro interrogatori in commissariato come persone informate sui fatti.

F. Eh continua...

A. Ah! Gli ho detto: mi ha telefonato Federica spaventata che così così che le avete sequestrato anche il quaderno. No, tu rimani tranquilla che le dobbiamo solo chiedere roba, punto! Hai visto che non ti hanno tartassato? E allora lui mi ha offerto il caffè. Non so quando li prendiamo i quadernini, lui mi deve richiamare per le rapine.

F. Ma io non ci sono.

A. E no bel fiore! Tu ci sei!

F. No!

A. Eh eh! E qui è la cazzata che ha sparato Mauro!

F. E un'altra cosa, perché volevano uccidere a Gabriele.

F. Ma te lo hanno chiesto?

A. No.

F. Ecco, lo volevano uccidere per prendergli i soldi.

A. Per prendergli i soldi e perché Mauro era geloso.

F. Però, se mi richiedono di Tiziano Cocco gli dico: sì ma non volevano uccidere lui.

A. No, volevano uccidere proprio Gabriele!

F. Sì ma quando hanno scoperto che non era lui perché non lo hanno lasciato andare?

A. È quello che mi ha fatto venire il dubbio, secondo me hanno fatto la cazzatina e basta e vaffanculo, però Fè cazzo a portare il corpo nella macchina di Mauro...

F. Chi l'ha ucciso?

A. Mario e Bastianino...

F. E come?

A. Mauro mi ha detto: io appena son tornata l'ho visto.....gli hanno dato un colpo di pistola. E come cazzo gliel'hanno dato questo colpo di pistola?

F. Allora una cosa...erano tre, in tre nella macchina di Mauro....

A. Eh....

F. E sono andati a prendere il camion...

A. No, erano in due con la macchina di Mauro.

F. E l'altro dov'era?

A. Secondo me era gia a Manasuddas! Il camion è stato bruciato a Su Grumene.

F. E come ha fatto ad andare di là l'altro?

A. Secondo te chi li ha avvisati che il camion aveva fatto la consegna al market? Mario!

F. Sì, perché abita là davanti.

A. Eh! È quello. Perché quando io dicevo tutto, io ho detto la verità in un verbale, non mio eh! Non so di chi cazzo era, c'era tutto quello che ho detto io, tutto! Secondo me è il verbale di Mauro.

F. Antone' aspetta un attimo, quindi sono andati con la macchina di Mauro loro tre?

A. Eja! Sono andati quando loro hanno visto il camion, non lo so dove hanno telefonato, né da Mauro, non so se hanno telefonato da Pompitta o da Mauro e gli avranno detto, io mi sto facendo questa ipotesi. Guarda il camion ha già scaricato e può darsi che Mario gli abbia detto: è quello di Demurtas, può essere anche questo...quello che a me mi ha detto Mauro, sono andati, gli hanno bloccato la strada

F. Con la macchina?

A. Con la macchina...

F. Loro tre?

A. Loro tre, però il problema è che Mauro si ha caricato la macchina di frutta.

F. E perché?

A. Perché era piena, perché c'era un'altra consegna, lui alla consegna di dove cazzo stava andando non ci è arrivato!

F. Non ho capito.

A. Allora, Cocco ha scaricato al market, non c'aveva solo quel market laggiù.

F. Mario ha chiamato.

A. Mario ha chiamato e gli ha detto: sarà Demurtas, ha detto sarà Gabriele, è Gabriele, sta scendendo a fare l'altra consegna perché lui non sapeva dove doveva andare Cocco.

F. E hanno preso a Mario.

A. Hanno preso a Mario e hanno bloccato Cocco con i passamontagna.

F. Cioè gli hanno messo la macchina davanti.

A. Sì, lui è sceso, è che a me mi sta venendo il dubbio, dove cazzo lo hanno portato a lui?

F. Sì, ma lo hanno ucciso subito o dopo?

A. Dopo.

F. Ma io non sto capendo, il camion chi l'ha preso?

A. Mauro!

F. Da solo?

A. Bastianino era con la macchina di Mauro.

F. E Mario?

A. È questo il punto! Secondo me Mauro è andato a portare il camion, Bastiano, Mario e anche quello là sono andati a ucciderlo. Mario è rimasto là per ucciderlo e Bastiano è andato a prendere a Mauro.

F. Sono andati e l'hanno buttato.

A. No, il corpo è stato portato da Su Grumene a Manasuddas con la macchina di Mauro, perché Bastianino gli ha fatto a Mauro: l'hai pulita la macchina da quella cosa?

F. Eh?

A. Eh, la mattina e Mauro mi ha detto: io ho preso solo il camion quando lui era vivo.

F. Perché, l'hanno portato vivo a Manasuddas?

A. No, Mauro mi ha detto che l'hanno ammazzato.

F. Subito?

A. Ascò Fè, non è che c'ho la sfera magica. Va bèh, ce l'ho ( ride ) Mauro mi ha detto questo a me.

F. Secondo me sono andati tutti assieme al morto e a bruciare il camion, hanno preso a Mauro, sono andati tutti e tre e l'hanno buttato.

A. Secondo me è così.

F. Secondo me è così, ma l'altra?

A. Mi sono dimenticata di dirti una cosa.

F. No, ho paura, aspetta.

A. No no, tranquilla, un pomeriggio sono uscita a comprarmi le sigarette e al bar del Corso, non so se era un venerdì o un sabato, al bar del Corso c'era Pietrina bevendo...

F. Perché la conosci?

A. No, ho sentito dei signori dire: guarda, Pietrina è ubriaca pure oggi.

F. Uhm?

A. Ecco Mauro e Pompitta, c'erano loro, come è uscita lei e Mauro sono andati e l'hanno raggiunta, ed è tre giorni prima.

F. Uhm.

A. Tre giorni prima che scomparisse. Perché a me Mauro mi ha chiesto: hai sentito qualcosa su Pietrina?

F. E te lo ha detto prima della telefonata?

A. Prima della telefonata. Fè, secondo me Mauro c'entra.

F. Uhm.

A. Ecco, lo sai cosa mi ha detto il pm? Che è Mauro che non doveva uscire con Bastianino perché è Bastianino che lo ha messo nella brutta strada, se no Mauro quest'ora non si sarebbe trovato in galera!

F. Scusa, allora sapevano già che c'era la donna!

A. Sì, perché Mauro ha fatto: ho sentito puzza e questo ce l'ha detto prima, a me lo ha detto prima cazzo.

F. Come? Se quello te lo ha detto il giorno stesso della telefonata!

A. Nooo! A me lo ha detto 10 giorni prima Fèee!

F. No, a me me lo ha detto il giorno del 27.

A. A te! A me lo ha detto 10 giorni prima, io me lo ricordo che c'avevo Maria in braccio.

F. Io mi ricordo invece che il giorno della telefonata lui mi ha detto anche delle scritte, ti ricordi in macchina? Ci ha detto della puzza.

A. Eja.

F. Uhm. Ascolta una cosa, allora loro hanno portato il corpo e l'hanno buttato.

A. Sì!

F. Eh, però sapevano anche dell'altro!

A. Eh, arrivati a questo punto sì! Perché nella macchina Mauro c'aveva la corda. Il giorno che lui faceva le battute, e quando Pompita ha detto: fate glu-glu nel pozzo.

F. Sì, la sera che c'era anche il blocco dei carabinieri e faceva: glu-glu-glu-glu.

A. Ecco! Io gli ho fatto: non mi ricordo se c'era Federica quando Pompita diceva glu-glu.

F. Sì, quello me lo ricordo.

A. Dimmi la data cazzo, la data ti devi ricordare.

F. Era una sera, una domenica.

A. Il giorno.

F. Il giorno che c'erano i carabinieri...

A. Data! Aspetta, può essere la seconda domenica di caccia?

F. Può essere...

A. O la terza, la seconda o la terza io ricordo.
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