"Ho realizzato il mio sogno e ho tagliato il traguardo dell'Ironman a Francoforte dopo una gara di oltre 14 ore con 3,86 chilometri di nuoto, 180,26 chilometri in bicicletta e 42,195 chilometri di corsa". È raggiante Marco Sebis, 47 anni il prossimo 21 ottobre, dipendente della fonderia, diabetico da 24 anni che, poco più di un anno fa, ha scoperto di avere la sclerosi multipla. Tesserato con la società sangavinese Fuel Triathlon, davanti alla diagnosi non si è arreso, mostrando una forza di volontà e una grinta da vendere: quando ha tagliato il traguardo dell'Ironman è scoppiato in un pianto liberatorio di gioia abbracciando la moglie Giuliana e il figlio Nicola che lo hanno incoraggiato in tutto il percorso anche quando quel traguardo sembrava allontanarsi.

COME UN SOGNO - "Quando penso a quella gara - racconta - mi sembra ancora di sognare. Sono il primo atleta al mondo con una doppia diagnosi di sclerosi multipla e di diabete a terminare una gara del genere. Pratico sport da una vita e questo dimostra che tenersi in forma fa bene e tiene la mente lontana dai pensieri della malattia. Una delle dottoresse che mi seguono mi ha detto che sono pazzo, ma ho sempre saputo che sarei arrivato al traguardo. Non mi voglio porre limiti e voglio continuare a sognare col sostegno della mia famiglia e degli amici".

GUERRIERO - La sua grande forza di volontà traspare dallo sguardo da guerriero: "Sono molto testardo: quando mi metto in testa di fare una cosa, arrivo fino in fondo. Lo sport permette di darsi degli obiettivi e mi aiuta a combattere la malattia. Ho iniziato a vedere dei video sull'Ironman e ho pensato di mettermi in gioco. Ho sentito la fatica sulle gambe nella corsa ma non mi sono voluto arrendere. Al traguardo sono arrivato alla posizione 2.200 e per me conquistare quella medaglia è stata un'emozione unica. Cosa farò ora? Mi mancano le Olimpiadi".

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