Oggi la comunità di Villanovaforru in festa per l'ex militare diventato diacono.

Stamani l'ordinazione di Francesco Mocci, 42 anni, cittadino del paese della Marmilla nella chiesa cattedrale di Tempio, cerimonia officiata da Monsignor Sebastiano Sanguinetti, vescovo di Tempio-Ampurias.

Una cerimonia per pochi intimi, come prevedono le norme per il contenimento del coronavirus, alla presenza di altri due giovani, anch'essi ordinati diaconi.

Mocci, dopo essersi arruolato come volontario nell'Esercito Italiano, ha prestato servizio prima nella Brigata Sassari e poi nel Terzo Reggimento Genio di Udine con la specializzazione nella bonifica di ordigni esplosivi in territorio nazionale e internazionale come operatore EOD.

"Il mio incarico mi ha portato a svolgere il servizio all'estero dalla Bosnia-Erzegovina nel 1999 al Kossovo e all'Afghanistan nel 2003 e nel 2006. Esperienze che mi hanno segnato tanto dal punto di vista umano. Vivere in paesi colpiti dalla guerra non può che accrescere il forte desiderio per la pace - ha detto Mocci - dietro ogni militare c'è un uomo che ha bisogno di pace, e che è chiamato a portare la pace".

Poi l'incontro con Dio: "Se cercavo di adoperarmi nello sminamento del terreno da ordigni pericolosi, il Signore è stato più grande, fino a sminare il mio cuore".

Il giovane ha fatto diverse esperienze religiose ad Assisi anche con gli studi filosofici, Subiaco, poi l'arrivo nella diocesi di Tempio-Ampurias, "che mi ha accolto e formato, prima nella parrocchia di Nulvi poi a Tempio Pausania", ha aggiunto il quarantaduenne.

Mocci ha concluso: "Il rito dell'ordinazione diaconale in questo periodo di emergenza Covid-19 è senz'altro particolare e indimenticabile, ma dice soprattutto della Grande Misericordia di Dio verso il suo popolo. Una Chiesa che genera tre Diaconi è segno dell'azione di Cristo Risorto, è un segno di grande Speranza che viene da Dio, perché l'azione di Dio non si ferma".
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