C'è il medico di famiglia di Loceri che a 74 anni ha ripreso a esercitare per non abbandonare i cittadini di Seui che non avrebbero avuto un camice bianco a cui rivolgersi. Ma la Regione sta formalizzando l'offerta a tutti i medici settantenni che potrebbero andare in pensione: «Restate fino a 72 anni». Ritardare l'uscita potrebbe aiutare a colmare i grandi buchi in organico.

«Non è una scelta facile, se consideriamo quanto è diventata pesante e complicata la nostra attività. Continuare a stare in servizio oltre i 70 anni potrebbe avere un senso se ci affiancassero dei giovani specializzandi ai quali pian piano potremmo passare il testimone, ci aiuterebbero ad andare avanti, continuerebbero la formazione e conoscerebbero i pazienti. Ma così, con le condizioni attuali, sinceramente non so quanti colleghi saranno disposti a "sacrificarsi"», dice Giuseppe Vincis, medico di medicina generale a Masainas.

«La situazione è grave, è mancata una programmazione in passato e oggi ci troviamo di fronte a uno tsunami: i camici bianchi vanno in pensione, non c'è sufficiente ricambio e le comunità – formate soprattutto da anziani – senza assistenza di base aumentano sempre di più».

L’Ares nei giorni scorsi ha approvato la graduatoria definitiva ma ha escluso gli studenti del primo anno del corso di specializzazione.

Cristina Cossu

Tutti i dettagli su L’Unione Sarda in edicola e sulla app

© Riproduzione riservata