«La Sardegna copre la spesa del Servizio sanitario regionale attraverso il proprio bilancio. Per la nostra regione quindi il tema non è tanto di risorse finanziarie quanto di disponibilità di personale, che è scarsa e necessita per questo di un'oculata gestione e programmazione, per il presente e per l'immediato futuro. Ben vengano più risorse, soprattutto se dovessero essere assegnate anche alla Sardegna - da verificare, perché la nostra isola rimane comunque esclusa dalla redistribuzione dei margini sul Fondo sanitario -. Ma occorre capire dove si trovano le professionalità da assumere, ad esempio sarebbe utile aprire bandi extra nazionali».

Così  l'assessore della Sanità Armando Bartolazzi a proposito delle dichiarazioni del ministro della Salute, Orazio Schillaci,  sulle assunzioni degli infermieri e il ruolo delle Regioni.

«Gli infermieri sono al centro della manovra: ne verranno assunti 20mila in più rispetto al turnover naturale». ha detto l’esponente del Governo.  Non quindi 6.300, come era stato annunciato in conferenza stampa a Palazzo Chigi con l'approvazione della manovra.

Ma la Sardegna rischia di rimanere fuori dalla partita, come sottolineato dall’assessore Bartolazzi, che ha aggiunto: «È importante poi concentrarsi sulla competitività dei salari e sulle indennità differenziate, come  è fondamentale riconoscere economicamente il maggiore carico fisico ed emotivo di chi lavora in prima linea. È su queste differenze di contesto e impegno che a mio parere dovrebbe fondarsi un trattamento economico più equo e meritocratico». 

(Unioneonline)

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