Malattia del cervo, nuove regole per gli spostamenti del bestiame in Sardegna
Dopo la recente scoperta del focolaio a Busachi l’assessorato alla Sanità divide l’Isola in due zone: «Puntiamo a riaprire la movimentazione verso l’esterno»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non è un liberi tutti, ma la Regione da oggi ha adottato nuove regole per la movimentazione di ovini e bovini all’interno del territorio regionale. Il focolaio di malattia del cervo scoperto di recente a Busachi non ha permesso il ritorno alla normalità, ma negli uffici della direzione generale dell’assessorato alla Sanità si è provato a correre ai ripari, per evitare lo stallo totale.
Il provvedimento definisce due zone. Nella prima, Zona A (che comprende i territori nelle province di Sassari, Gallura, Nuoro e Ogliastra) dove attualmente il virus non è stato rilevato, gli allevamenti potranno movimentare i capi, senza vincolo, in tutta l’Isola. Mentre nella parte restante dell’Isola, Zona B, le movimentazioni saranno consentite senza vincolo all’interno della stessa area e saranno possibili anche spostamenti verso la Zona A, ma solo dopo test (Pcr) con esito negativo.
La Regione ha indicato anche le modalità di trasporto dei capi per la macellazione. La determina resterà in vigore fino al 10 gennaio e potrà essere modificata in funzione dell’evoluzione della situazione epidemiologica.
«Stiamo lavorando in stretto raccordo con il ministero della Salute. Le attività di sorveglianza e controllo», spiega l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, «proseguono scrupolosamente con la massima sollecitudine. La priorità resta quella di poter garantire ai nostri allevatori la ripresa della movimentazione fuori regione, in sicurezza».
(Unioneonline/E.Fr.)