A un mese dal blocco disposto per i primi focolai della malattia emorragica epizootica del cervo (Ehdv), registrati nel sud-ovest dell'Isola, la Regione era pronta a riaprire la movimentazione dei bovini e degli ovini. Ma da Teramo è arrivato l'altolà.

Poche ore fa l’assessorato regionale della Sanità aveva emanato di concerto con il Ministero il provvedimento che stabiliva la possibilità di movimentare fuori regione, senza vincoli, i capi di bestiame dagli allevamenti che si trovano nelle aree a 150 chilometri dai focolai.

Ma in serata nuove analisi giunte dal Centro di referenza nazionale per le malattie esotiche di Teramo hanno riscontrato nuove positività in alcuni capi ovini a Busachi.

«Una bruttissima notizia che arriva proprio nel giorno dello sblocco della movimentazione dopo un mese di blocco totale», ha detto il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu.

A stretto giro è arrivata la decisione del Ministero di sospendere la determina di sblocco, che era stato consentito anche dal Sassarese, dal Nuorese e dall’Ogliastra, previo test con Pcr su tutti gli animali interessati.

«Abbiamo ottenuto un primo importante risultato», aveva commentato il presidente della Regione, Christian Solinas. Poi il necessario passo indietro.

«In attesa di ulteriori aggiornamenti e di conoscere meglio i dettagli – l’appello di Cualbu - chiediamo che si consenta comunque la movimentazione dei ruminanti anche se con Pcr e si sia celeri per circoscrivere il virus ed arrivare nuovamente alla libera movimentazione».
(Unioneonline/D)

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