E vogliono dare la loro versione dei fatti dell'episodio di Turagri/Marina Rei a Costa Rei, quando le ragazze hanno chiamato la polizia per difendersi dalla "vivacità" di alcuni ragazzi che hanno fatto volare grandi quantità di sabbia verso di loro.

«Ma in realtà non si trattava solo di un po' di sabbia volata», spiegano le gemelle. Domenica scorsa le due ragazze si trovavano da sole nella spiaggia di Marina Rei, a un tiro di schioppo da quella di Turagri, a Costa Rei, dove un gruppo di ragazzi le ha riconosciute e - stando a quanto raccontano - hanno cominciato a dare loro fastidio con schiamazzi, insulti e scherzi.

«Eravamo da sole e non sapevamo che fare», raccontano Elga e Serena, «anche perché nessuno è intervenuto». A un certo punto però i ragazzi avrebbero cominciato a gettarsi sulla spiaggia volontariamente in modo da sollevare la sabbia, che è finita addosso alle gemelle. Una di loro, dicono, ha l'occhio gonfio per via della sabbia finita dentro, l'altra si è sentita male il giorno dopo a causa dei granelli inghiottiti. È a quel punto che hanno deciso di chiamare il 113.

«Noi conosciamo il valore del lavoro e non avremmo mai chiamato la polizia solo per un po' di sabbia volata. Ringraziamo la polizia per essere venuta, sudando sette camicie». La storia comunque non finisce qui: dopo aver preso i nominativi dei ragazzi, Elga e Serena sporgeranno formale denuncia contro di loro.

A. T.
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