L'assessore regionale Biancareddu non ha voluto commentare limitandosi a sottolineare: "Non sono in condizioni di dire nulla". Nello scorso mese di febbraio l'esponente dell' Udc era stato condannato ad un anno di reclusione, con pena sospesa, per usurpazione di funzioni pubbliche. Secondo l'accusa non si era dimesso dopo la decisione della Corte di Cassazione che il 27 luglio 2006 lo aveva dichiarato incompatibile ordinando la sostituzione col subentrato Renato Lai (Pdl).

I primi venti indagati appartenevano al Gruppo Misto della passata legislatura e sono già tutti a processo con l'accusa di peculato: diciotto con rito ordinario, uno con rito abbreviato (Adriano Salis, Idv) e l'ex senatore Silvestro Ladu (Pdl) a dibattimento, ma con un procedimento stralciato. Dopo le dichiarazioni rese davanti al Gup Cristina Ornano dall'esponente dell'Italia dei Valori la Procura ha aperto una seconda inchiesta che riguarda sia la precedente legislatura che l' attuale: sequestrati documenti, gli investigatori della polizia giudiziaria stanno spulciando, gruppo dopo gruppo, le spese delle varie forze politiche di centrodestra e centrosinistra. E' in questa seconda tranche d'inchiesta che risultano coinvolti Biancareddu, Cuccu e Randazzo. A loro sarebbe già stato notificato l'avviso a comparire in Tribunale per il prossimo settembre.
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