L'allevatore ucciso a Benetutti6 anni dopo l'agguato al padre
E' stato ucciso davanti a casa, sotto gli occhi dei figli, un anno e tre anni, Giovani Antonio Ricci, l'allevatore di 32 anni di Benetutti freddato ieri poco prima delle 21:30 nelle campagne del paese. Lo stesso giorno di sei anni fa, il 3 agosto 2005, era stato assassinato a fucilate il padre Giuseppe.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ucciso a fucilate davanti a casa, sotto gli occhi della moglie, incinta di sei mesi, e dei figli di uno e tre anni. Vittima dell'agguato mortale un allevatore sardo di 32 anni, Giovani Antonio Ricci, di Benetutti, paesino del Goceano in provincia di Sassari, nel centro della Sardegna. L'uomo è stato freddato ieri sera intorno alle 21.30 nel suo podere nelle campagne del paese, in località "Sa Matta". Una sentenza di morte forse scritta da anni. Lo stesso giorno di sei anni fa, infatti, il 3 agosto 2005, era stato assassinato a fucilate il padre, Giuseppe, di 62 anni, ex comandante della compagnia barracellare, conosciuto nel paese del Goceano con il soprannome di "Peppinu capitanu". Anche lui era stato ucciso in casa, mentre era sul terrazzo a godersi il fresco dopo cena.
AGGUATO DAVANTI ALLA FAMIGLIA - Ieri sera invece, il killer di Giovanni Antonio Ricci ha atteso che l'allevatore scendesse dall'auto a pochi metri dal podere in cui viveva da quando si era sposato. Con lui c'era tutta la sua famiglia. Quando l'allevatore si è chinato per prendere le buste della spesa e i cartoni delle pizze comprate poco prima in paese, l'assassino ha fatto fuoco. Quattro fucilate a pallettoni, sparate a bruciapelo. I figlioletti erano ancora nell'abitacolo allacciati ai seggiolini. La moglie incinta era appena entrata in casa. Quando ha sentito gli spari è uscita e ha visto il marito per terra in un lago di sangue. E' stata lei a chiamare i soccorsi. Il medico del 118 ha solo potuto constatare il decesso. IL MURETTO - L'agguato è avvenuto in una zona poco distante dalla vecchia stazione ferroviaria, nell'immediata periferia di Benetutti, nel podere della famiglia Ricci, che aveva alle spalle alcuni precedenti con la giustizia, dove allevava il bestiame. Il sicario, armato di fucile automatico, lo ha atteso all'interno dell'ovile, dietro un muretto poco distante dalla casa. Le quattro fucilate a pallettoni, sono state sparate da molto vicino. Forse per essere certo di non sbagliare ed evitare di investire con la rosata di piombo anche i bambini e la donna. I pallettoni hanno raggiunto l'allevatore al torace, al collo e all'addome. La vittima di recente aveva manifestato preoccupazioni ma non aveva cambiato le abitudini e continuava a vivere in campagna con la famiglia. Gli investigatori, sotto la direzione della Procura di Nuoro, sono al lavoro da ieri notte per dare un nome ai responsabili dell'assassinio. Sono state interrogate decine di persone, tra parenti e conoscenti della vittima, ed eseguite alcune perquisizioni. Nessuno al momento risulta iscritto nel registro degli indagati. Non si esclude che l'omicidio di Giovanni Antonio Ricci sia collegato a quello del padre Giuseppe, rimasto al momento impunito. La stessa data di sei anni fa, scelta dal killer per compiere l'agguato mortale di ieri, rappresenterebbe la tragica conferma.