Aumentano gli anziani e diminuiscono i giovani in Sardegna: nel 2023 l’Isola ha superato le 413mila persone over 65, mentre i ragazzi sono meno di 164mila, contro i 177mila di tre anni fa.

Un problema sempre più evidente per lo sviluppo della Sardegna secondo la Uil Pensionati, che da Cagliari lancia una vertenza sulla condizione degli anziani e bacchetta la Regione chiedendo «maggiore trasparenza» nella gestione dei fondi del Pnrr, ad avviso del sindacato fatta in autonomia e senza condivisione dei progetti con le parti sociali.

«I casi di abbandono registrati dalla cronaca sono soltanto la punta dell'iceberg - ha spiegato il segretario generale regionale della UilP Rinaldo Mereu -, la solitudine è per molti anziani un drammatico problema così come è un problema il trattamento delle persone nelle case di assistenza e nelle Rsa. Come sindacato abbiamo il dovere di vigilare e rivendicare la sicurezza di chi è ricoverato in queste strutture».

Tra i temi più sentiti l’invecchiamento attivo e la solidarietà tra generazioni, e non si può eludere la questione delle liste d’attesa («Per una Tac a Carbonia bisogna attendere 292 giorni»), così come quella del welfare.

«I pensionati devono poter continuare a svolgere la loro attività in sicurezza - ha spiegato il segretario generale nazionale Carmelo Barbagallo -. Per questo la UilP ha proposto di istituire un Servizio Civile di anziani attivi che consenta alle persone anziane che lo desiderano di svolgere attività a loro gradite a servizio della comunità».

(Unioneonline/L)

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