Non si placa l’ondata di maltempo che da più di un mese tiene l’Isola nella morsa di bombe d’acqua e allerte. E anche se oggi nel Cagliaritano splende il sole, il Nuorese si piega (ancora una volta) sotto il peso della pioggia continua.

L’estate 2023 si fa dunque attendere. E se per alcuni il meteo instabile ha comportato una prova costume rimandata, per tanti altri ha significato disagi e preoccupazioni, con colture distrutte, aziende agricole con l’acqua alla gola e grossi danni. Per tracciare un bilancio della situazione che sta vivendo la Sardegna «dobbiamo fare delle premesse e partire dal fatto che la primavera che abbiamo salutato non è stata come le solite, bensì è stata caratterizzata da basse temperature e diversi giorni di meteo instabile», spiega Carlo Spanu, tenente colonnello del servizio meteo dell’Aeronautica di Decimomannu. «Questa situazione – continua Spanu –, caratterizzata dal perdurare della bassa pressione, ha portato alle piogge, spesso concentrate nel pomeriggio. E si tratta certamente di una condizione che non è tipica della Sardegna».

A caratterizzare l’ultimo mese sono state soprattutto le piogge intense, concentrate in determinati posti (come fossero “interventi mirati”), che hanno interessato a volte grandi aree, a volte spazi ridotti. Ma dunque perché spesso è difficile prevedere il maltempo, con previsioni che cambiano puntualmente di ora in ora? «Normalmente le piogge arrivano per il transito di una perturbazione o di sistemi nuvolosi. In questo caso però la creazione dei sistemi temporaleschi avviene “sopra di noi”. Questo vuol dire che siamo in grado di prevedere con facilità l’arrivo del cattivo tempo e la durata del fenomeno ma non possiamo sapere con esattezza quando si manifesterà», spiega ancora il tenente colonnello.

Per chi guarda con apprensione il meteo, nella speranza di non vedere l’icona del temporale, ci sono però buone notizie. Ma per l’estate vera e propria bisogna ancora attendere perché «non solo nei prossimi giorni non ci sarà un miglioramento ma è previsto addirittura un inasprirsi della situazione, tra mercoledì e giovedì. Per il bel tempo dobbiamo attendere l’arrivo di una perturbazione, che sia l’anticiclone delle Azzorre o quello africano, e questo avverrà nella seconda decade del mese», conclude Spanu.

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