Il M5S difende Todde: «Decadenza? Provvedimento abnorme e sbagliato»
I deputati pentastellati fanno quadrato attorno alla governatrice: «Tutto sarà chiarito in tempi brevi e ne uscirà più forte»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I big del Movimento 5 Stelle fanno quadrato attorno ad Alessandra Todde, cui il Collegio di Garanzia della Corte d’Appello di Cagliari ha contestato i rendiconti delle spese in campagna elettorale, chiedendone la decadenza.
Secondo Alfonso Colucci, deputato pentastellato molto vicino a Giuseppe Conte, l’ordinanza-ingiunzione che chiede la decadenza di Todde è un «provvedimento sbagliato, abnorme, illegittimo».
«Devono esserci due presupposti, tassativi e tipici, per la decadenza – sottolinea Colucci in una intervista a La Stampa -: il primo è avere superato di oltre il doppio il limite delle spese elettorali consentite. Ma proprio il collegio di garanzia dichiara che quel limite non si applica al candidato presidente. Il secondo presupposto è la mancata presentazione del rendiconto. Ma a pagina 5 del provvedimento stesso viene spiegato che non è contestata questa mancata presentazione. Dunque già dalla lettura del provvedimento si evince la contraddittorietà e l'inconsistenza giuridica della decadenza», conclude Colucci.
Difende Todde anche Vittoria Baldino, altra deputata del M5S: «Le questioni – dichiara a Repubblica – che vengono sollevate non presuppongono la decadenza. Lei è stata eletta, sta lavorando bene e continuerà a farlo. Infastidiscono invece i commenti del centrodestra. Proprio loro che attaccano la magistratura quando ci sono casi che riguardano i loro esponenti? E ora chiedono le dimissioni di chi non ha ricevuto finanziamenti da centri di potere come fanno loro. Proprio perché non ha voluto finanziamenti da terzi, Alessandra non ha nominato il mandatario».
(Unioneonline)