Il presunto responsabile dell’omicidio di Davide Unida, Fabio Malu, è tornato in libertà. La scarcerazione è avvenuta in queste ore su ordine del Tribunale di Tempio.

Il delitto risale al 7 luglio dello scorso anno ed è avvenuto a Luras. La vittima, 37 anni, colpita al capo con il manico di un aspirapolvere, cessò di vivere in ospedale dopo diversi giorni di agonia. Malu, 32 anni, è stato rimesso in libertà su richiesta dei difensori, Giampaolo Murrighile e Domenico Putzolu.

Ma la revoca della misura cautelare e la liberazione dell’indagato hanno una genesi che crea un qualche imbarazzo alla Procura di Tempio. La tempistica della chiusura delle indagini, tardiva, ha determinato la scadenza della misura cautelare prima dell’udienza davanti al gup, ancora da fissare. La liberazione, da parte del gip, è stata quasi un passaggio obbligato. La misura cautelare della custodia cautelare in carcere non poteva andare oltre il 12 luglio.

La dichiarazione dell'avvocato di parte civile, Sergio Milia è questa: «Non posso dire molto, in attesa di conoscere il contenuto del provvedimento. L’unico commento è che si aggiunge dolore a dolore». 

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