La musica di Fabrizio De André, i posti delle sue canzoni “galluresi”, i luoghi dell’amore infinito per la Sardegna. Il Faber Festival 2024 (il prossimo anno sarà tagliato il traguardo delle venti edizioni) è un itinerario artistico, ma anche culturale e ambientale, che accompagnerà il pubblico dentro le atmosfere più intime legate al rapporto tra il cantautore e la Gallura.

Per tre giorni, dal 12 al 14 luglio, Tempio sarà la casa di Faber, gli organizzatori (Associazione culturale Iskeliu e Comune di Tempio) hanno deciso di collocare una parte del Festival (l’ultima giornata) sul Limbara, a Vallicciola, e nel sagrato della chiesa della Madonna della Neve.

Il sindaco di Tempio, Gianni Addis, l’assessora Elizabeth Vargiu e il direttore artistico del Festival, Sandro Fresi, hanno presentato il programma della manifestazione. Tra gli ospiti di rilievo del Festival, Daria Bignardi, la cover band Hotel Supramonte (che ha già ottenuto l’apprezzamento della Fondazione De André) e il cantautore francese Renat Sette. Il direttore artistico Sandro Fresu spiega: «Renat Sette canterà i brani di Georges Brassens che sono stati tradotti e reinterpretati da De André, per citarne qualcuno “Il Gorilla” e “Marcia nunziale”. In apertura, venerdì 12 luglio alle 18, il pubblico entrerà in un percorso di esperienze che vanno oltre la musica, con i laboratori delle erbe di Sardegna di Lucia Cascioni e Keras di Davide Deiana. Tra gli appuntamenti importanti anche la performance dell'artista Gavino Ganau.

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