Non ha detto una parola Massimiliano Mulas davanti al gip del Tribunale di Venezia, Alberto Scaramuzza. L’uomo, 45 anni, di origini sarde, accusato di avere violentato una ragazzina di 11 anni (fatti avvenuti a Mestre giovedì scorso) non ha risposto alle domande del giudice e non ha fatto spontanee dichiarazioni. Il gip, come chiedeva la pm Anna Andreatta, ha disposto la misura del carcere,  in isolamento e sotto strettissima sorveglianza. Il difensore è l’avvocato cagliaritano Ignazio Ballai, il penalista ha dichiarato: «Il caso è complesso, stiamo valutando la possibilità di chiedere un interrogatorio, prima però è necessario esaminare gli atti». 

E proprio della lunga sfilza di procedimenti e di condanne a carico di Mulas emerge la sua storia, con alcuni elementi nuovi che rendono il quadro ancora più angosciante. Da anni l’uomo (nato in Germania, padre sardo e madre siciliana) è protagonista di gravissimi episodi che vedono come vittime giovani donne. Lo stupro di una bambina di 11 anni (secondo la tesi della Procura di Venezia, tutta da provare) è solo l’ultima di una lunga serie di contestazioni di reati a sfondo sessuale. Nonostante le condanne, Mulas ha avuto modo di colpire ancora, in Piemonte, Veneto e Umbria (rapine e molestie)

L'avvocato Ignazio Ballai
L'avvocato Ignazio Ballai
L'avvocato Ignazio Ballai

Massimiliano Mulas ha trascorso qualche anno a Tempio (non è originario della cittadina gallurese) perché ha scontato la pena residua (condanna per violenza sessuale) ai domiciliari nella casa della madre. La donna ha vissuto diversi anni in Gallura per ragioni di lavoro. E stando a indiscrezioni Massimiliano Mulas, monitorato durante il suo soggiorno dai Carabinieri di Tempio, sarebbe stato denunciato dai militari per reati gravi ai danni di una donna, una persona con problemi di salute, alla quale avrebbe sottratto anche dei soldi. Una vicenda penosa che vede Mulas sotto accusa davanti ai giudici di Tempio. Ma è solo uno dei numerosi fascicoli aperti a carico dell’uomo in tutto il territorio nazionale

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