I chili di marijuana erano le “bisteccone”, lo spaccio era organizzato nel dettaglio e avveniva in diverse località dell’Isola, a partire da Olbia dove, secondo il pm Alessandro Bosco, c’erano i protagonisti principali del traffico.

L’indagine degli investigatori del Commissariato di Porto Cervo che ha portato all’arresto di nove persone era partita dalla Costa Smeralda ma è arrivata sino a Oristano, dove sono stati pedinati e filmati alcuni degli indagati mentre consegnavano della droga.

Oggi le prime persone sentite dal gip di Tempio, Marco Contu, l’olbiese Fabrizio Derosas e l’oristanese Simone Erdas, assistiti dall’avvocato Giampaolo Murrighile, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Altre piazze di spaccio della presunta organizzazione erano quelle di La Maddalena, Porto San Paolo, Porto Rotondo e Arzachena. Nell’isola sono state documentate decine di cessioni di cocaina, ovunque.

Stando a indiscrezioni l’inchiesta affidata al dirigente del Commissariato di Porto Cervo, Lino Collu, si è intrecciata anche con le indagini sui raid incendiari degli ultimi mesi a Olbia.

Ieri una vasta operazione condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dal pm Alessandro Bosco ha portato all’esecuzione di otto misure di custodia cautelare in carcere, una di arresti domiciliari e due obblighi di firma.

Si parla di un centinaio di cessioni di cocaina, di circa due chili di marijuana.

Secondo il pm Bosco, personaggi di spicco della presunta rete di spaccio sono Stefano Deriu, 42 anni, di Ghilarza ma residente a Olbia, e l’olbiese Fabrizio Derosas, 34 anni, residente a Pittulongu (vittima di un raid incendiario a Olbia). Per loro la misura è il carcere, come per i maddalenini, Francesco Bagaglia, 37 anni, Elena Olivieri, 36 anni, e Fabrizio Gravesu.

Sono stati trasferiti in carcere anche Federico Porta, residente a Porto Rotondo, Fabiano Corda, di Alà dei Sardi residente a Olbia, e Simone Erdas (di Oristano, ma di fatto residente a Porto Rotondo).

Le misure meno gravi sono per Mauro Careddu (domiciliari), Marco Serra e Roberto Vender (obbligo di dimora).

Nessun commento da parte dei difensori,  gli avvocati Giampaolo Murrighile, Luca Montella, Antonello Desini e Luca Tamponi. Sabato proseguiranno gli interrogatori davanti al Gip di Tempio. 

© Riproduzione riservata