Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha revocato l'estradizione dell'imprenditrice russa, residente ad Arzachena, Anastasia Chekaeva. Il provvedimento è stato già notificato all'interessata dalla Polizia di Stato. La donna, 40 anni, madre di una bambina in tenera età, era stata trasferita nel penitenziario di Bancali (e quasi subito rimessa in libertà) perché la Federazione russa insiste per la sua carcerazione.

Anastasia Chekaeva nel suo Paese è accusata di un presunto raggiro di circa 17mila euro. Le autorità italiane, dunque, ritornano sui loro passi. La richiesta di estradizione era stata accolta dal governo Conte e confermata in tutte le sedi (Corte d'Appello di Sassari, Cassazione, Tar e Consiglio di Stato). Ora però sono state accolte le nuove istanze dei legali dell'imprenditrice, gli avvocati Fabio Varone e Gian Marco Delunas.
L'estradizione è stata bocciata perché Anastasia Chekaeva (sposata con uno chef arzachenese) ha una bambina da accudire e la piccola rimarrebbe sola. Inoltre, il trasferimento in Russia stato annullato per i rischi correlati alla pandemia da Covid-19
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