Dichiarazioni quasi identiche, verbali “fotocopia” di due testi dell’accusa: la circostanza è stata segnalata oggi dal legale della difesa nel processo, celebrato a Tempio, a carico del calciatore, ex Cagliari, Daniele Ragatzu, accusato di maltrattamenti ai danni della compagna.

L’avvocato Filippo Pirisi ha indicato alla giudice Federica Di Stefano due verbali di dichiarazioni rese da persone che confermano le contestazioni a carico del giocatore e che appaiono quasi identiche, nelle frasi utilizzate e anche in alcune espressioni in testa ai periodi. Le persone che hanno firmato i verbali sono state sentite a diversi giorni di distanza una dall’altra. Pirisi ha sempre sostenuto la tesi di accuse preconfezionate. 

La giudice ha ritenuto fondate le argomentazioni del legale e disposto un approfondimento della circostanza che appare anomala. È stato anche disposto che alcuni testimoni vengano risentiti nelle prossime udienze, in particolare il padre della presunta vittima, che aveva già ritrattato le accuse contro Ragatzu in aula.

Oggi è comparsa una teste del pm che ha confermato di avere saputo dalla vittima dei presunti gravi maltrattamenti contestati a Ragatzu. La ex del calciatore è parte civile nel processo e assistita dalla penalista Cristina Cherchi. 

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