Finita in Parlamento, in Commissione Europea, su Change.org, raccogliendo 50mila firme, e tra i sentieri di Capo Figari con una mobilitazione ambientalista, la protesta per difendere dalla privatizzazione il semaforo di Guglielmo Marconi e la Batteria Luigi Serra approda in Consiglio comunale.

Questa mattina, il gruppo di opposizione "Cambia con noi” ha protocollato la richiesta di una convocazione urgente del Consiglio comunale perché si pronunci sulla trasformazione delle strutture presenti nel promontorio di Capo Figari, area di pregio ambientale e culturale, dopo la concessione della Regione alla New Fari srl per la valorizzazione ai fini ricettivi.

In allegato alla richiesta di seduta dell’Aula, una proposta di delibera che chiede all'assise di «esprimere parere contrario alla trasformazione in hotel degli immobili, di dare mandato al sindaco, Mario Mulas, per intraprendere tutte le iniziative necessarie al raggiungimento dell'obiettivo e di avviare uno studio per la valorizzazione pubblica degli edifici e dell'area».

Tra le iniziative intraprese per salvare Capo Figari, anche la richiesta, avanzata alle sedi competenti dal consigliere comunale, Andrea Viola, di un annullamento in autotutela degli atti di gara con cui la società si è aggiudicata la concessione trentennale (per un canone annuale 35mila euro) «perché è stato rinvenuto un vizio di forma nella procedura di aggiudicazione».

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