Olbia, tredici siti si svelano in occasione di Monumenti aperti
Presentato il programma delle iniziative in programma il 25 e il 26 maggioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Tredici siti e altrettanti eventi speciali in un percorso tra i beni culturali della città che si snoda tra passato e presente, raccontato da duecento studenti di tutte le età attraverso un confronto intergenerazionale che coinvolge gli alunni di tutte le classi fino a quelli dell'università della tre età.
Tra gli oltre settanta Comuni dell'Isola, Olbia partecipa al quarto appuntamento, il 25 e 26 maggio, della XXVIIIª edizione di Monumenti aperti, progetto per la promozione del patrimonio culturale della Sardegna, insignito del premio di riconoscimento dalla Presidenza della Repubblica.
Partenza dal museo archeologico passando per il foro romano, le mura e l'isolotto punici, l'acquedotto romano, attraversando le carreras bezzas, con tappa alla Biblioteca civica simpliciana e alla Basilica di San Paolo fino a quella romanica di San Simplicio e alla sua necropoli.
Due visite fuori porta, al Pozzo Sacro di Sa Testa e al nuraghe Riu Mulinu con annessa visita alla chiesa di Nostra Signora di Cabu Abbas, su prenotazione. Interrotta nel 2019 causa pandemia, la manifestazione è stata presentata questa mattina dall'assessora alla Cultura, Sabrina Serra, dalla presidente della Commissione consiliare cultura, Simonetta Padre, dalla funzionaria archeologa della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Sassari e Nuoro, Gabriella Gasperetti, e dai due archeologi che hanno curato i contenuti del programma e la formazione degli studenti ciceroni, Letizia Fraschini e Rubens D'Oriano. «Insieme ai monumenti, vogliamo aprire la città e farlo usando le energie migliori, quella dei nostri giovani: le scuole cittadine saranno le protagoniste assolute dell'evento, dalla gestione dei siti all'accoglienza dei visitatori», ha detto Serra, sottolineando il valore sociale della manifestazione che include e aggrega.
«È un'edizione densa che permette di tornare a conoscere il territorio da vicino ed è di grande supporto alla Soprintendenza, a corto di risorse umane», ha aggiunto Gasperetti.
Tra gli eventi collaterali, una conferenza su ‘Olbia pubblica avamposto di Cartagine sul mar Tirreno’ a cura di Rubens D'Oriano, due mostre fotografiche, un’escursione nel golfo con il battello Aquabus dell'associazione Insula Felix e due concerti a cura dell'Archivio Mario Cervo che apre le porte al pubblico.
In occasione di Monumenti aperti, la visita tra i reperti del Museo sarà guidata in sardo e in gallurese, con l'intenzione di inserire le due lingue tra quelle parlate nelle audioguide.