Si è concluso con quattro assoluzioni il primo processo scaturito dalla maxi inchiesta della Procura di Tempio, sui presunti favori ai vip nell’aeroporto Costa Smeralda.

Le sentenze del gup Marco Contu , arrivate ieri alla fine del processo celebrato con rito abbreviato, riguardano il direttore dell’Agenzia delle Dogane di Olbia, Salvatore Siniscalchi, il funzionario Nicola Castagna, lo spedizioniere olbiese Giovanni Fanciulli e un collaboratore del magnate russo, presunto beneficiario del trattamento privilegiato, tutti accusati di falso.

La tesi della pm era questa: alcune moto d’acqua, tre anni fa, sono state portate in Italia senza le operazioni di sdoganamento.

La vicenda nasce da un filone di un’altra clamorosa inchiesta, quella che riguarda i presunti favori fatti a Siniscalchi da un altro uomo d’affari russo, in cambio di ispezioni blande a bordo dei jet.

Le moto d’acqua sarebbero entrate in Italia senza il pagamento dei diritti doganali e dell’Iva.

Il giudice ha accolto la tesi dei difensori. In particolare, nel caso di Castagna, assistito dall’avvocato Pasquale Ramazzotti, è emerso che il doganiere aveva applicato sanzioni al proprietario delle moto.
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