Debiti con Abbanoa, prelievo forzoso dal conto di un’anziana: «Modalità brutale»
La donna, 84 anni e invalida al cento per cento, si è recata all’ufficio postale per prelevare e ha scoperto che il suo conto corrente era bloccatoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Pensionata, 84 anni, invalidità al cento per cento, nei giorni scorsi si è recata all’ufficio postale e ha fatto una scoperta che l’ha lasciata basita. Conto corrente con tutti i risparmi bloccato dalla riscossione coattiva di Abbanoa. L’anziana donna ha saputo in diretta che il gestore regionale del servizio idrico aveva proceduto al recupero “forzoso” di circa 5960 euro, una operazione che ha congelato conto corrente, carte e applicazioni varie.
I fatti sono avvenuti tra Olbia e Budoni e l’anziana donna, rientrata a casa, ed è stata colta da un malore, fortunatamente si è risolto tutto dopo un breve passaggio in ospedale.
Abbanoa, dopo un contenzioso che va avanti da anni, ha proceduto sulla base di titoli e disposizioni di legge che consentono alla società di agire in questo modo. Ma la questione posta da molte persone è quella delle modalità e del contenuto delle comunicazioni della società.
«Le comunicazione formali erano veramente complesse, difficile comprendere i contenuti delle lettere. Le persone anziane hanno difficoltà a capire. Non si può scoprire così che il conto è stato bloccato». In effetti nelle lettere della società solo l’occhio esperto di un legale individua l’avviso di una procedura coattiva che Abbanoa, sulla base di una legge, può attivare senza passare dai tribunali.
Andrea Busia
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