«Che Olbia sia sempre più una città simpliciana, non solo nel nome di qualche importante struttura, ma nel tessuto umano e culturale della sua gente».

È con questo augurio e con l'invocazione a San Simplicio «perché sostenga le aspirazioni e i progetti di una città sempre più solidale, pacifica, volenterosa e amante del bello» che il vescovo della Diocesi di Tempio Ampurias, monsignor Sebastiano Sanguinetti, ha chiuso l'omelia della solenne messa pontificale in onore del patrono di Olbia e della Gallura, celebrata stamattina, insieme a tutti i sacerdoti della Diocesi, che ha affollato il sagrato della Basilica, partecipata dalle massime autorità istituzionali.

Aperta dall'alleluia cantato dal Coro Lorenzo Perosi di Olbia, che ha animato l'intera funzione con i canti liturgici, la messa, nella predica di Sanguinetti, è stata un inno all'amore e alla memoria. Prendendo in prestito le parole di Primo Levi, il vescovo richiama all'importanza della memoria come indispensabile fondamento per la costruzione del futuro.

«Dimenticare, annacquare o tradire i valori che il nostro santo protettore ci ha lasciato significherebbe compromettere irreparabilmente la qualità sociale, culturale e umana del nostro futuro», dice Sanguinetti. E rimette la responsabilità di «conservare, coltivare e attualizzare il patrimonio culturale e morale di questa storia all’intero contesto cittadino e alle sue istituzioni». Dice: «C'è un bisogno urgente di identità e di valori unificanti quanto mai urgente in una città come la nostra che, negli ultimi settant'anni, ha avuto il ben noto sviluppo demografico ed economico, divenendo una realtà multiculturale, multietnica e multireligiosa, ma non ci può essere progresso economico, scientifico, sociale e culturale senza un solido radicamento nei valori fondanti della persona umana e della sua intangibile dignità».

Nonostante le tante e variegate criticità che si sottolineano, continua il vescovo, «a Olbia non mancano straordinari patrimoni di risorse morali e intellettuali capaci di imprimere svolte positive al suo presente e al suo futuro». E fa un plauso all'impegno di tante associazioni di volontariato, dell'amministrazione comunale e di tante imprese e privati cittadini nel dare alla città un volto sempre più dignitoso.

Tra le iniziative, Sanguinetti riconosce «meritevole un progetto educativo intitolato "Per la pace con la cura”, promosso dall'amministrazione comunale e da alcune scuole superiori, che coniuga il tema della pace con il quotidiano prendersi cura degli altri, in cui non posso non vedere una ventata di speranza e di buon futuro della nostra città».

La commemorazione a San Simplicio prosegue, a partire dalle 16.30, nel piazzale della Basilica, con il raduno dei gruppi folk che, alle 18, (in diretta su Videolina, che ha trasmesso anche la messa) accompagnano la processione per le vie della città che hanno segnato il martirio del Santo.

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