Litigi in serie davanti ai figli minorenni, che spesso terminavano solo con l’intervento delle forze dell’ordine. Non si trattava di semplici discussioni, ma di autentiche colluttazioni che si concludevano con tracce di sangue che restavano sparse tra gli ambienti dove vivevano i bambini.  

La procura di Tempio ha chiesto il rinvio a giudizio per una coppia di coniugi di Olbia, accusata di maltrattamenti nei confronti dei propri figli, vittime di violenze fisiche e psicologiche. Tra gli episodi portati dall’accusa, gli insulti, i calci e gli schiaffi a uno dei bimbi, colpevole di non esser riuscito a trattenere la pipì, con la punizione aggiuntiva dell’obbligo di mantenere i vestiti bagnati per tutto il giorno

Anche le pessime condizioni igieniche in cui i bambini vivevano sarebbero oggetto di approfondimenti: in particolare, secondo l’accusa, circolavano quotidianamente tra gli escrementi del cane. 

I figli si trovavano anche ad assistere ad autolesionismi e tentativi di suicidio, vivendo in uno stato di continua paura e agitazione. Ora sono stati allontanati dalla casa dei genitori, a cui è stata sospesa la potestà genitoriale, e affidati a un tutore che si è costituito parte civile.

(Unioneonline/L.Ne.)

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