Il commissariato della polizia di Olbia ha denunciato una persona per inquinamento ambientale.

È stato infatti eseguito un controllo all’interno di un terreno vicino a Enas, periferia sud di Olbia, attualmente occupato da una famiglia i cui membri si occupano della riparazione di auto. Il terreno è di proprietà di terzi, ma è stato concesso a titolo di comodato gratuito.

Nel corso dell’attività a cui hanno partecipato operatori della Polizia Stradale del Distaccamento di Olbia e della Polizia Scientifica che ha documentato il tutto con riprese video-fotografiche, è stato accertato che il capofamiglia, pur in possesso di regolare iscrizione alla Camera di Commercio per la compravendita di auto, esercitava l'attività in totale assenza di condizioni di sicurezza sul lavoro, oltre ad aver accatastato rifiuti (auto in demolizione, carcasse di veicoli, batteria, materiali ferrosi, gomme, ecc.) in condizioni di degrado e di rischio di inquinamento ambientale.

Inoltre, il rinvenimento di telai di autovetture e parti di esse ha indotto gli investigatori a ritenere che in quel terreno si eseguissero attività abusiva di autodemolizione.

La Polizia di Stato ha posto sotto sequestro il terreno. Misura poi convalidata dal gip.

Il capofamiglia, un 40enne originario del Montenegro, è stato dunque denunciato per violazioni al codice dell’ambiente.

Rischia l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 2.600 a 26.000 euro.

(Unioneonline/F)
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