Continua la mobilitazione per salvare Capo Figari dalla cementificazione, iniziata all'indomani della firma apposta, il 28 giugno scorso, sull'accordo tra Regione e New Fari srl che si è aggiudicata il bando di affidamento di concessione per la valorizzazione ai fini ricettivi dell'ex Stazione semaforica e della Batteria Luigi Serra.

Dopo l'interrogazione parlamentare presentata dall'esponente di Italia Viva, Roberto Giachetti, a portare il caso alla Camera, la deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesca Ghirra, che, intervenuta alla manifestazione ambientalista, promossa qualche giorno fa dal comitato di cittadini golfarancini Maremosso, aveva annunciato di interrogare i ministeri competenti.

Al dicastero della Cultura, a quello dell'Ambiente e della sicurezza energetica e a quello dell'Economia e delle finanze, Ghirra chiede "se siano a conoscenza della vicenda, se ritengano l'intervento compatibile con il contesto di ampio pregio naturalistico e paesaggistico in cui è inserito il bene e quali iniziative intendano adottare perché la straordinaria area di Capo Figari sia preservata”.

Secondo Ghirra, per poter procedere alla trasformazione delle due strutture in hotel di lusso mancherebbero alcuni passaggi fondamentali. Il primo, il cambio di destinazione d'uso: la realizzazione di otto suites, spa e piscina emozionale (progetto descritto nel sito internet della New Fari srl, ndr) ha richiesto un cambio di destinazione d'uso approvata con l’adozione del Puc del Comune di Golfo Aranci del 2020 che però è incompatibile con le prescrizioni della Sovrintendenza. Di più, si legge nell'interrogazione, "sarebbe stata necessaria anche una modifica del Piano di gestione della zona Sito di interesse comunitario e della Zona di protezione speciale, in cui ricade il compendio, ma l'iter - seppur avviato - non risulta completato". Inoltre, conclude la deputata sarda, "la Batteria Luigi Serra, inclusa nell'avviso di gara, non viene mai citata nei documenti precedenti", in particolare nella delibera della Giunta regionale del 2017 con la quale si individuavano i siti da valorizzare nel progetto Orizzonte Fari, recepita nella procedura per l'affidamento della concessione.

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