Erano le 22:03 del 10 aprile 1991 quando il traghetto Moby Prince, in servizio di linea tra Livorno e Olbia, mollava gli ormeggi per la traversata. A bordo era presente l'intero equipaggio, formato da 65 persone agli ordini del Comandante Ugo Chessa, e 75 passeggeri. Il traghetto, in fase di uscita dal porto, colpì con la prua la petroliera Agip Abruzzo, penetrando all'interno della cisterna numero 7, contenente circa 2700 tonnellate di petrolio.

La petroliera dopo l'incidente nel porto di Livorno
La petroliera dopo l'incidente nel porto di Livorno
La petroliera dopo l'incidente nel porto di Livorno

Parte del greggio che fuoriuscì dalla petroliera si riversò in mare, parte invece investì in pieno la prua del traghetto, prendendo rapidamente fuoco e causando la morte di 140 persone, una fra le più grandi tragedie mai accadute nei mari italiani.

Unico passeggero a trovare scampo dall’incendio sarebbe stato il giovane mozzo napoletano Alessio Bertrand.

I primi soccorsi: per le vittime dell'incendio non ci fu scampo
I primi soccorsi: per le vittime dell'incendio non ci fu scampo
I primi soccorsi: per le vittime dell'incendio non ci fu scampo

A 26 anni esatti dall’immane sciagura, ci si continua ad interrogare sulle cause. In prima linea, nel tentativo di fare chiarezza e giustizia, i familiari delle vittime, che si sono costituiti in due associazioni: la “140” e la “10 aprile”. A loro è dedicata la canzone “Moby Prince” di Alberto Sanna, questa sera in onda su Videolina ospite della trasmissione dei Lapola.

Il dolore nei volti dei familiari delle vittime
Il dolore nei volti dei familiari delle vittime
Il dolore nei volti dei familiari delle vittime

Il video di Alberto Sanna, questa sera su Videolina:

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