Proseguono, incessanti e con l’aiuto di numerosi volontari, le ricerche di Giuseppe e Lorenzo Deiana, i due fratelli di 24 e 20 anni dispersi da sabato 19 aprile, quando erano usciti per una battuta di pesca sportiva da cui non hanno fatto più ritorno.

Centinaia di ore di pattugliamento su un tratto di costa tra l’Isola di Tavolara e la spiaggia di Capriccioli, droni, aerei, sommozzatori, side scan sonar, sottomarini a comando remoto. Ma, a parte le prime tracce rinvenute il giorno di Pasqua (stivali, giubbotto salvagente e una retina da pesca), non è stato trovato altro. Neanche la piccola imbarcazione in vetroresina utilizzata dai due giovani.

Le operazioni di ricerca sono scattate alle 19.30 di sabato scorso dopo la segnalazione della fidanzata di uno dei due e si concentrano nella zona di Capo Figari, area abituale di pesca dei due ragazzi, in cui sono stati tralaltro trovati alcuni effetti personali.

Sono ricominciate stamani dopo lo stop notturno. Dirette dal Procuratore di Tempio, sono coordinate dalla Capitaneria di Porto di Olbia. Al massiccio dispiegamento di forze da parte delle istituzioni, si aggiunge la mobilitazione di un gran numero di volontari che, precisa la Capitaneria di Porto, stanno svolgendo un «ruolo fondamentale» e hanno fornito «un prezioso supporto sia in mare che lungo le coste». Una risposta «generosa» che «ha permesso di estendere capillarmente le ricerche».

Non solo ricerche: si indaga anche raccogliendo le testimonianze dei responsabili degli appordi diportistici e degli equipaggi delle imbarcazioni presenti sabato mattina nel golfo di Olbia, tramite la localizzazione dei cellulari (l’ultimo aggancio alle celle telefoniche di Nodu Pianu e Posada).

Ovviamente più passa il tempo più le speranze si affievoliscono, ma le autorità non escludono ancora l’ipotesi che i due fratelli, dopo l’affondamento dell’imbarcazione, abbiano raggiunto a nuoto la costa di Capo Figari e cercato un rifugio nell’entroterra.

I numerosi volontari sono invitati a rivolgersi alla Capitaneria di Porto di Olbia, in modo da coordinare in maniera efficace l’impiego delle risorse ed evitare sovrapposizioni.

(Unioneonline/L)

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