La foto è delle ore 16:36 di questo pomeriggio, sabato 10 agosto; sono trascorse oltre 24 ore da ieri, venerdì, quando attorno alle 11 si è verificata la copiosa perdita di gasolio, da parte di un’autobotte appena sbarcata dal traghetto.

Il liquido ha rapidamente invaso la banchina di imbarco-sbarco dei traghetti (dirottati questi in altra banchina), il parcheggio in concessione adiacente (chiuso) e la via Amendola, arteria primaria del traffico cittadino, chiusa anch'essa. Le pendenze avrebbero fortunatamente evitato significativi sversamenti in mare, dove sono stati predisposi banner antinquinamento.

Nel parcheggio in concessione procedono ancora, questo pomeriggio, i lavori di bonifica ed è chiuso, come gran parte della banchina. È stata riaperta al traffico via Amendola (ieri notte) ma parte dei parcheggi sono ancora chiusi.

«Non c’è nessun danno ambientale di proporzioni bibliche», scrive tuttavia il sindaco, Fabio Lai. «Non esasperiamo l’accaduto e non sottovalutiamo la potenza dei social nel moltiplicare i messaggi di ogni tipo, quindi massima responsabilità nei post e nei commenti per il bene e l’immagine della nostra isola. C’è stato un problema è vero ed anche serio, ma contingentato ed arginato grazie al lavoro instancabile del personale in divisa di ogni corpo e della protezione civile che sono stati in grado di limitare fortemente il livello di inquinamento a mare nei pressi dell’area portuale. Certamente – prosegue il sindaco - ci sono stati grandi disservizi nella parte a terra che ha comportato la chiusura della viabilità principale e di alcune attività commerciali. Qualcuna, ancora oggi, a causa delle esalazioni potrebbero subire danni. A loro deve andare in questo momento la massima solidarietà incondizionata».

© Riproduzione riservata