«È indispensabile una regolamentazione dei flussi sia via terra che via mare e un accesso contingentato alle spiagge, in linea con la visione di una “destinazione boutique” - se tale si può definire - delineata nel “Piano strategico di sviluppo sostenibile” commissionato dalla stessa amministrazione».

A scriverlo, sono Antonello Naseddu (segretario del Partito Democratico isolano), Mauro Bittu (leader di Progetto Sardegna), Giorgio Pirina (segretario di Sinistra Italiana, (Dario Lorenzoni, coordinatore dei Progressisti) e Stefano Cossu (coordinatore di Orizzonte Comune).

Un documento congiunto che, dal punto di vista amministrativo, è una critica all’Amministrazione del sindaco Fabio Lai, per la gestione dei flussi a Caprera, anche in relazione al rischio-incendi mentre da quello politico, è il primo documento ufficiale del Centro-sinistra. Il documento fa riferimento alla recente ordinanza, firmata dal sindaco, «in un contesto ormai insostenibile per l’Isola di Caprera — aggravato dalle precarie condizioni della rete viaria e dai rischi concreti per residenti e visitatori durante l’estate»; ordinanza che «interviene regolamentando l’accesso e la sosta dei veicoli nelle aree considerate più pericolose. Un atto necessario, ma ancora una volta insufficiente, per la sua natura emergenziale e non strutturale. Come già evidenziato in passato, la questione dell’accesso e della fruizione di Caprera, così come di tutte le spiagge dell’Arcipelago, richiede ben altri strumenti e, soprattutto, altri strumenti».

Non è più accettabile, scrivo i rappresentanti del Centro-sinistra, «che si vada avanti con interventi emergenziali che come unico risultato hanno quello di rendere palese l’inadeguatezza di questa amministrazione in termini di pianificazione e di visione di assetti futuri». Tra un anno, a La Maddalena, si vota.

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