La Maddalena, la solenne commemorazione dei 1850 caduti della corazzata Roma e dei cacciatorpedinieri De Noli e Vivaldi
Una cerimonia tristemente toccante, con lancio in mare di una corona all’altezza del complesso della “Procellaria”(foto Ronchi)
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Al triste suono della sirena della fregata missilistica porta elicotteri Antonio Marceglia, una delle unità navali più moderne della Marina Militare, scortata da 4 motoscafi della Guardia costiera, due per parte, davanti e dietro, hanno risposto e fatto ecco decine e decine di sirene e di campane di imbarcazioni avvicinatesi nel frattempo all’unità navale della Marina Militare, o in transito, compresi i traghetti di linea, per rendere omaggio ai 1529, tra morti e dispersi, della corazzata Roma, affondata dai nazi-tedeschi dopo la firma dell’armistizio, il 9 settembre 1943; ai 223, tra morti e dispersi, del cacciatorpediniere Antonio De Noli ed ai 90, tra morti e dispersi, del cacciatorpediniere Ugolino Vivaldi.
Una cerimonia tristemente toccante, con lancio in mare di una corona all’altezza del complesso della “Procellaria”, monumento in granito e bronzo, inaugurato nell’isola di Santo Stefano, il 9 settembre del 1949, in memoria di quei caduti, che potrebbe presto diventare Sacrario Nazionale.
«Come Regione Sardegna - ha dichiarato il vicepresidente della Regione, Giuseppe Meloni - non abbiamo voluto mancare a questa importante ricorrenza, che sta crescendo e crescerà ancora nel tempo, perché è importante, e ricorda il sacrificio di migliaia di persone che hanno dato la vita per la Patria; ed è giusto che lo Stato, per mezzo della Marina Militare, e la Regione Sardegna, con le Amministrazioni locali siano presenti a queste manifestazioni, che ricordano il sacrificio di questi giovani ai quali dobbiamo tanto».
La corona di fiori, benedetta dal cappellano della nave, don Andrea Spinozi, è stata lanciata da due marinari dal ponte-elicotteri del Marceglia, di fronte l’equipaggio schierato, al cospetto del comandante della nave, Alberto Bartolomeo, a quello del Presidio militare di La Maddalena, e all’ammiraglio in pensione Mario Me, presidente del Comitato Carlo Avegno, promotore della manifestazione. Tra le autorità presenti, la vicesindaca di La Maddalena in fascia tricolore, Federica Porcu, il sindaco di Caldes de Malavella in Catalogna, Sergi Mir Miquel, città spagnola dove furono curati e internati molti feriti della corazzata Roma, l’ex ministro della Difesa, Arturo Parisi, e Lino Trestini, che proprio pochi mesi fa ha compiuto cent’anni, tra i primi soccorritori dell’equipaggio della Roma, essendo imbarcato sul cacciatorpediniere Carabiniere che faceva da scorta al convoglio.
La Corazzata Roma era la nave ammiraglia della Regia Marina italiana, varata nel 1942, con al comando l’ammiraglio Carlo Bergamini. A seguito dell’armistizio dell’8 settembre 1943, la corazzata ebbe ordine, insieme ad altre unità navali, di raggiungere la piazzaforte militare di La Maddalena ma fu attaccata da bombardieri nazi-tedeschi, che la centrarono con le loro bombe radioguidate plananti, affondandola con gran parte su equipaggio tra cui lo stesso ammiraglio Bergamini, dopo appena 15 mesi di servizio. Il relitto della Roma fu trovato nel 2012, dopo anni di ricerche, a oltre 1000 metri di profondità, nel golfo dell’Asinara, dove si trovava, dopo aver ricevuto, quand’era in prossimità della piazzaforte di La Maddalena, che nel frattempo era stata occupata dai nazi-tedeschi, l’ordine di dirigersi verso a Bona, in Algeria.