Traffico internazionale e spaccio di cocaina.

Di questo sono accusate le otto persone - tra Olbia, Sassari e l'Emilia Romagna - al centro di un'ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'operazione antidroga "Seaway".

Tutte facevano parte di un'organizzazione criminale italo-albanese che importava in Sardegna ingenti quantità di "polvere bianca", con l'utilizzo di corrieri italiani e stranieri.

Sono finiti in manette P.S., 29 anni di Ozieri (raggiunto dal provvedimento in carcere a Bancali); B.G., 45 anni di Olbia; A.L., donna di 43 anni di Olbia, posta ai domiciliari; M.R., 54enne di nazionalità albanese: N. O., 41enne di origini senegalesi arrestato a Sassari; T. A., 33enne di origini romena residente a Ferrara, ai domiciliari.

Per due persone di nazionalità albanese, considerate a capo della banda, è stato emesso un ordine di cattura internazionale.

L'operazione è stata eseguita la collaborazione con il comando provinciale di Ferrara, il decimo Nucleo elicotteri di Venafiorita e lo squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna.

L'indagine è stata condotta dal Reparto Territoriale dei Carabinieri di Olbia sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Cagliari, che ha diretto l'intera attività investigativa.

L'inchiesta è stata avviata nel 2016 in seguito al sequestro di un chilo di cocaina.

In totale, in due anni, sono 17 le persone finite in manette nell'ambito di questa operazione e dieci i chili di droga sequestrati: cocaina (tra cui l'emergente tipologia dark), eroina e marijuana.

Caterina De Roberto

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