Delitto di Cinzia Pinna, Capichera prende le distanze dall’indagato: «È un familiare del precedente titolare»
Attraverso un comunicato l’azienda vitivinicola ha sentito il bisogno di chiarire la propria posizionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’omicidio di Cinzia Pinna in Gallura ha scosso profondamente l’opinione pubblica e ha coinvolto, indirettamente, anche una storica realtà vitivinicola gallurese: la cantina Capichera.
L’uomo indagato per l’omicidio sarebbe infatti un familiare di uno dei precedenti titolari dell’azienda, oggi non più coinvolto nella gestione. In una nota ufficiale, l’attuale proprietà della cantina ha espresso dolore e sgomento per quanto accaduto: «Siamo profondamente addolorati e scossi per il tragico fatto di cronaca che vede indagato uno dei familiari di uno dei precedenti titolari della cantina Capichera. Il nostro pensiero va alla vittima di questo nuovo femminicidio accaduto in Sardegna e ai suoi familiari. A loro esprimiamo le più sincere condoglianze».
La proprietà ha poi sentito il bisogno di chiarire la propria posizione, in risposta a una serie di sollecitazioni e alla diffusione di resoconti giornalistici che, secondo la nota, potrebbero generare confusione sull’identità dell’attuale gestione aziendale: «Capichera è stata acquisita nell’aprile del 2022 da Carlo Campanini Bonomi. La precedente proprietà non ha più alcun ruolo nell’attività aziendale. Non è quindi possibile, né corretto, associare il marchio Capichera a questo terribile episodio di violenza».
La nota si conclude con un richiamo ai valori dell’azienda: «Ci dispiace, in un momento del genere, dover fare questa precisazione. Ma ci è sembrato opportuno per confermare lo stile di trasparenza e correttezza che abbiamo sempre mantenuto verso i nostri clienti e fornitori. Speriamo di poter continuare a contare sulla fiducia di tutti».
(Unioneonline)