Prosegue al tribunale di Tempio Pausania il processo a Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, i quattro ragazzi accusati di aver violentato una ragazza, nell’estate 2019, in una villa di Porto Cervo.

Nella mattinata di sabato è proseguita l’audizione dell’amica della presunta vittima, una ragazza milanese che trascorse con la giovane e con i quattro la serata finita sotto la lente della giustizia. 

Controinterrogata dai legali delle parti, la ragazza ha confermato nuovamente che la mattina dopo la presunta vittima dello stupro le aveva rivelato di «essere stata violentata», ma che, come sottolineato dopo l’udienza dall’avvocata di Corsiglia, Antonella Cuccureddu, durante la notte «non ha visto né sentito nulla». 

Alla teste è stato poi chiesto come mai, quella mattina, nonostante l’accaduto, fossero entrambe rimaste nella villa.

«Siamo rimaste solo il tempo necessario per prepararci ad andare via», avrebbe risposto, spiegando che poi Ciro Grillo e Corsiglia diedero loro un passaggio in auto fino ad Arzachena.

La giovane, inoltre, ha confermato che tutto il gruppo aveva assunto alcol bevendo diversi drink, prima in un pub e poi al Billionaire, ma che «nessuno era ubriaco». E ha spiegato in aula di non avere ormai più alcun rapporto con l’amica e principale accusatrice dei quattro imputati, anche e soprattutto a causa della “pressione” mediatica sulla vicenda. 

(Unioneonline)

Contributi da Andrea Busia

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