Emergono altri importanti elementi dalla deposizione (conclusa in serata davanti ai giudici del Tribunale di Tempio) dell’amica della vittima del presunto stupro di gruppo, contestato a Ciro Grillo (figlio di Beppe Grillo) e a tre coetanei.

La testimone, una studentessa milanese di poco più di vent’anni, avrebbe confermato che la mattina del 17 luglio 2019, nella casa dei Grillo a Porto Cervo, la presunta vittima, riferendosi a quanto avvenuto durante la notte, le avrebbe detto: “Sono stata violentata”.

La teste ha confermato con lucidità, e vincendo la commozione nei passaggi più delicati, tutte le circostanze già riferite alla polizia giudiziaria. Ad esempio, avrebbe detto di avere assistito, nel privé del Billionaire, al bacio tra Ciro Grillo e la ragazza che, secondo la Procura di Tempio, sarebbe stata stuprata. La testimone ha anche detto che nella villetta dei Grillo, quando disse ai quattro ragazzi che avrebbe dormito da sola, nessuno di loro insistette o cercò di farle cambiare idea.

Nella notte tra il 16 e il 17 luglio, quando si sarebbero consumate le violenze, la teste non avrebbe sentito nulla, ma avrebbe visto l’amica in lacrime.

La mattina del 16, le due ragazze, ha detto la teste, sarebbero state accompagnate in auto da Grillo e Corsiglia sino ad Arzachena. È spuntato anche un video della serata al Billionaire che la presunta vittima avrebbe postato nel pomeriggio del 17 luglio. La testimone è anche persona offesa nel processo, è stata fotografata mentre dormiva con uno dei ragazzi nudo vicino. Nelle prossime ore, il controesame iniziato dall’avvocata Antonella Cuccureddu prosegue con il penalista Mariano Mameli.  

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