I Ris in cerca di Cinzia Pinna, in caserma l’imprenditore indagato: mistero su un’uscita in gommone
Emanuele Ragnedda ha preso il mare per poi fare rientro a casa, convocato dai carabinieri. Sopralluogo degli inquirenti nella sua tenuta tra Palau e ArzachenaVideo di Andrea Busia
Proseguono le ricerche di Cinzia Pinna, la 33enne di Castelsardo di cui non si hanno più notizie dall’11 settembre scorso.
La Procura di Tempio ha aperto un fascicolo per omicidio e occultamento di cadavere e questa mattina i Ris di Cagliari e i Vigili del fuoco hanno avviato un sopralluogo nelle campagne di Conca Entosa, tra Arzachena e Palau.
Al setaccio una tenuta di 70 ettari con un esteso vigneto di proprietà di un imprenditore vitivinicolo di Arzachena, il 41enne Emanuele Ragnedda, indagato assieme a un giovane lombardo.
I Ris effettueranno rilievi anche nella casa di Ragnedda, la cui posizione da quanto si apprende si starebbe aggravando.
L’uomo è infatti stato bloccato grazie a un’operazione congiunta di carabinieri e guardia costiera.
Stando a quanto si apprende Ragnedda si era allontanato a bordo di un gommone dal porto di Cannigione. Poi è tornato indietro. Il natante sarebbe stato rinvenuto gravemente danneggiato, a Baja Sardinia. E lui è stato trovato a casa: i carabinieri lo hanno invitato a seguirli in caserma, accompagnato dal suo legale, Luca Montella, per spiegare le ragioni delle sue ultime azioni.
Nella tenuta anche la pm Noemi Mancini e i legali Maurizio Mani e Antonello Desini, avvocati del giovane lombardo.