Caso Bechere, chiesto il rinvio a giudizio di Maria Giovanna Meloni e Giorgio Beccu: nessuna contestazione di omicidio
Della pensionata non si hanno più notizie dalla fine di novembre del 2022Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ultimo atto delle indagini sul caso Bechere, la Procura di Tempio ha chiesto il rinvio a giudizio di Maria Giovanna Meloni e del compagno Giorgio Beccu per i fatti avvenuti a Olbia alla fine di novembre del 2022.
La vicenda è quella della pensionata Rosa Bechere, 61 anni, della quale non si hanno più notizie ormai da quasi due anni. Meloni e Beccu, secondo il pm, dopo avere stordito la donna con farmaci a base di benzodiazepine l’avrebbero derubata utilizzando le sue carte Postepay e Bancoposta. Successivamente la donna sarebbe sparita nel nulla. I reati contestati sono quelli di rapina, lesioni, sottrazione e utilizzo di carte di credito.
Secondo la Procura gallurese, prima di sparire, Rosa Bechere (60 anni) sarebbe stata derubata di diverse migliaia di euro e la coppia denunciata avrebbe anche preso degli elettrodomestici dalla sua abitazione. Ma la richiesta di rinvio a giudizio non dà alcuna risposta sull’accusa più pesante contestata alla coppia. Nell'atto non vi è infatti alcuna traccia dell’ipotesi di omicidio. Si tratta del reato per il quale Maria Giovanna Meloni e Giorgio Beccu hanno subito la perquisizione di case, auto e barca, test del dna e altre attività durate quasi un anno e mezzo. La Procura di Tempio aveva chiesto anche l’arresto dei due, solo per i reati legati alla presunta appropriazione del denaro, e prima il gip e successivamente il Tribunale del Riesame di Sassari hanno detto no alla misura. Il caso, in effetti, è una sequenza di fatti mai spiegati. Ad esempio, Maria Giovanna Meloni e Giorgio Beccu vengono accusati di avere stordito con i farmaci la vittima, ma furono proprio loro a chiedere l’intervento dei medici e dei vigili del fuoco (per aprire la casa della pensionata) non vedendo più Rosa Bechere da giorni.