A Budoni Giovanna Sulas scende in campo contro Antonio Addis nella corsa alla poltrona di primo cittadino. Sposata e madre di due figli adolescenti, Sulas è originaria di Lodè ma vive nel centro gallurese da oltre vent’anni, dove lavora come medico di base. «Vivo e lavoro qui da molto tempo, mi sento budonese a tutti gli effetti – ha dichiarato - ho scelto di vivere qui e sono perfettamente integrata con questa comunità».

La candidatura a sindaco di una donna è una novità a Budoni e la dottoressa Sulas promette, nel caso di vittoria, di utilizzare in politica le sue peculiarità di donna e di medico: «Ho deciso di candidarmi per valorizzare la mia squadra, un gruppo rappresentato da donne e giovani che farò crescere politicamente accanto a me».

La lista civica sarà composta da 16 candidati ed è in via di definizione in queste ore. Il nome deve ancora essere svelato ma sarà rappresentativo di un gruppo di persone nuove nella vita amministrativa del paese, che si presentano senza colori politici. «Ognuno dei miei candidati ha un bagaglio di competenze specifiche in diversi ambiti lavorativi e tutti si metteranno a disposizione per far crescere Budoni a 360 gradi – ha commentato la candidata – abbiamo intenzione di crescere assieme e se sono qui è solo perché credo in questa squadra».

Sulas definisce il suo programma politico «concreto e realizzabile, cucito sulle criticità del territorio», incentrato sulla valorizzazione della vocazione turistica con un’attenzione all’implementazione dei servizi necessari all’accoglienza. «Il turismo non può essere fatto solo dalle strutture ricettive, tutto il territorio deve essere pronto ad offrire un’accoglienza a cinque stelle e a tutto tondo. Budoni – ha sottolineato - ha un indotto locale ricchissimo che deve essere coinvolto e valorizzato».

La sua professione la porta naturalmente ad attenzionare le istanze socio sanitarie del territorio. «Essendo medico, e conoscendo certe realtà, questo sarà un aspetto che curerò moltissimo – ha anticipato Giovanna Sulas – curerò le problematiche giovanili, dei nostri anziani e dei giovani. Inoltre una delle battaglie che porterò avanti sarà quella di adeguare le esigenze socio sanitarie al nostro turismo, con il ripristino delle Guardie mediche turistiche. Bisogna investire sulla sanità territoriale».

Così come promesso dal candidato Antonio Addis, anche la Sulas parla di una campagna elettorale dai toni pacati. «La mia squadra ed io terremo un profilo basso nel segno del rispetto verso tutti i candidati. Vogliamo evitare i contrasti che ci sono stati in passato e impegnarci in un confronto leale e corretto. Se dovessimo governare noi – ha precisato - porteremo avanti un lavoro di squadra secondo il valore del pluralismo e con il coinvolgimento attivo anche della minoranza, prendendo in considerazione le idee di tutti».

Giovanna Sulas si dice aperta anche al confronto pubblico proposto dal suo avversario ma solo a una condizione: «Vediamo come si evolve la campagna elettorale e se ci saranno le condizioni non ho nulla in contrario a confrontarmi pubblicamente con Antonio Addis, ma solo se entrambi i candidati saremo affiancati dalle rispettive squadre».        

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