Una storia da film nello scenario di Porto Cervo. Una bimba di nove anni contesa da due ricchi genitori separati. La mamma, una manager russa con passaporto americano e residenza a Montecarlo che ha un nuovo compagno, si è prima rivolta al Tribunale dei minori di Sassari, che ha rigettato il ricorso.

Poi, con un vero e proprio blitz si è introdotta nel residence dove l'ex marito l'ex marito stava trascorrendo le vacanze con la piccola, e mentre il suo bodyguard tratteneva con forza l'uomo ha portato via la bambina. Poi ha fatto perdere le sue tracce.

Dopo la denuncia del padre, un imprenditore romano, sono scattate le ricerche. Secondo gli investigatori donna e bimba si trovano ancora in Sardegna. Si spera di poter impedire la fuga della manager, piuttosto conosciuta in Costa Smeralda, che pare abbia intenzione di trasferirsi in Svizzera con il nuovo compagno.

I carabinieri della stazione di Porto Cervo, guidati dal comandante Giuseppe Innocenti e col supporto del comando territoriale di Olbia e del comando provinciale di Sassari, stanno battendo palmo a palmo il territorio e passando al setaccio porti e aeroporti.

UN PIANO BEN STUDIATO - Un blitz rocambolesco e premeditato quello della donna per portar via la bambina. Pare che nei giorni precedenti lei e il suo complice siano stati visti diverse volte in zona. Il padre della bimba era in piscina: appena uscito è stato aggredito e immobilizzato dal bodyguard mentre lei portava via la piccola. L'uomo ha riportato anche escoriazioni, tumefazioni e la lussazione di una spalla, ma il modo in cui è stato colpito e immobilizzato senza lasciare gravi conseguenze fa pensare a un'azione condotta da un professionista secondo un piano studiato nei minimi dettagli.

Durante la colluttazione, con l'ex marito immobilizzato, lei è sbucata a bordo piscina, ha eluso la vigilanza della tata e ha preso la figlia, trascinandola per i piedi mentre la piccola piangeva. Poi si è dileguata, mentre il suo guardaspalle ha atteso qualche minuto per darle un po' di vantaggio per la fuga. In questo lasso di tempo l'imprenditore romano è riuscito a scattare una foto all'aggressore, che gli investigatori stanno ora utilizzando per individuarlo.

(Unioneonline/L)
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