La Procura di Tempio ha chiuso le indagini sulla morte di Samuel Imbuzan, il bambino di dieci anni investito da una fiammata mentre riposava all’interno di un camper parcheggiato nella spiaggia di Bados. Fatti avvenuti il 31 agosto del 2023 nel litorale di Golfo Aranci. La responsabilità del decesso del piccolo, secondo la Procura di Tempio, è del padre, Daniel Imbuzan, un imprenditore riminese di 54 anni (origini rumene).

La contestazione della pm Noemi Mancini è basata sulle indagini dei Carabinieri del Reparto territoriale di Olbia.

Il camper nel quale si trovava il bambino fu investito dalla fiammata uscita da un fornello collegato a due bombole gpl. Daniel Imbuzan si trovava in Sardegna per una vacanza e la mattina del 31 agosto il fornello a due fuochi da campeggio fu acceso per cucinare il pranzo.

Secondo la pm Noemi Mancini fu Daniel Imbuzan a utilizzare il dispositivo dal quale si sprigionò la fiammata. Imbuzan, difeso dall’avvocato Antonello Desini, ha sempre sostenuto di non essere il proprietario del fornello e delle bombole, che, secondo l’uomo, erano utilizzati da altre persone. 

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